Le Figaro celebra nuovamente i successi di Giorgia Meloni

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Le Figaro Magazine, importante magazine francese, dedica la copertina a Giorgia Meloni e titola: ‘Giorgia Meloni, le ragioni di un successo’. All’interno un lungo reportage a firma di uno degli inviati di punta del giornale francese, Jean Marc Gonin, che definisce il premier italiano la “prima donna” che non solo governa l’Italia ma ha saputo imporsi sulla scena mondiale.

All’interno un lungo reportage a firma di uno degli inviati di punta del giornale francese, Jean Marc Gonin, che definisce il premier italiano la “prima donna” che “non solo governa l’Italia” ma ha saputo anche a “imporsi con determinazione e visione in un contesto globale dominato da equilibri complessi e spesso ostili”. L’articolo ripercorre poi le tappe fondamentali della carriera della premier, dagli inizi nel movimento giovanile del MSI fino alla fondazione di Fratelli d’Italia, un partito nato ai margini dello scenario politico ma divenuto, con il tempo, forza trainante della coalizione di centrodestra. Non manca, infine, il passaggio sull’abilità comunicativa di Meloni, sulla sua capacità di parlare a un elettorato ampio e variegato, e sull’equilibrio che ha saputo mantenere tra retorica identitaria e pragmatismo governativo. Un florilegio di complimenti che certo non è una novità per la premier italiana, dal momento che in questi due anni, sono innumerevoli le testate internazionali che hanno dedicato articoli a lei, quasi sempre elogiativi. Dal New York Times al Times di Londra, a Le Monde, dal Financial Times alla CNN per arrivare all’ Economist, giornale liberal europeo per eccellenza, solo per citare i piu celebri. Solo qualche giorno sempre le Figaro aveva definito la premier italiana come un modello per il centro destra europeo, mentre un mese fa aveva elogiato la sua politica sulla immigrazione diventata un modello per mezza Europa.

Ora, scrive l’editorialista del giornale francese la Meloni “non ha esitato ad adottare atteggiamenti decisi nei confronti dei suoi partner che, nel corso dei decenni, si erano abituati a trovare interlocutori transalpini” ”più disponibili” e ”Parigi ha subito in particolare le conseguenze”, “accusata di aver ostracizzato l’Italia nelle discussioni sull’Ucraina, la Francia è stata bersaglio di numerose critiche”.

L’incontro a Roma del 3 giugno tra Macron e Meloni segna ”un gesto di distensione verso Roma e un buon segnale – si legge – per la presidente del Consiglio, che ha mostrato ai suoi concittadini che la fermezza con la Francia può pagare”. Ma anche le Monde aveva qualche mese fa messo a confronto meloni e il presidente francese Macron, per sottolineare come la premier italiana avesse messo a nudo tutte le lacune in politica estera del francese, con il suo atteggiamento autorevole e deciso sui migranti e in politica estera. Insomma un nuovo attestato di stima per la premier italiana, che in patria ancora qualcuno a sinistra continua a definire come isolata in Europa. Ma in questo caso, a guardare i sondaggi che pongono il partito della premier oltre il 30%,  non si può nemmeno usare il motto latino “Nemo profeta in patria sua”, ma forse per lei sarebbe meglio quello di dantesca memoria, non curar di loro ma guarda e passa avanti.

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