Longevità da taglio

Longevità, prevenzione & stili di vita

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Chi ama i gatti sa che da castrati vivono più a lungo, analoga osservazione per gli eunuchi e cantanti

Ultimo Eunuco a Pechino

Gli eunuchi erano addetti alla sorveglianza delle corti reali dal Medio Oriente all’Asia sudorientale, la loro sterilità garantiva un’assenza di ambizioni dinastiche molto tranquillizzante anche se quando gli eunuchi subivano il taglio dello scroto, da bambini, in alcuni lo spavento e il dolore provocavano la risalita di un testicolo in addome dove rimaneva nascosto e lasciava intatta una residua mascolinità molto apprezzata dalle recluse dell’harem.

Nei primi anni del novecento, il palazzo Topkapi a Istanbul ospitava circa 200 eunuchi, mentre in Cina erano dieci volte tanto e a questi si amputavano per sicurezza sia il pene che i testicoli lasciando loro un perenne e penetrante odore di urina addosso. 

Qajar mogli Anis al-Dawla, una moglie di Shah, e il suo seguito (circa 1870-1880) con un eunuco

Analisi documentali  su 81 eunuchi della dinastia coreana Joseon (1392-1910) ci rivelano che la loro vita media era di 70 anni contro i 51 di un  gruppo preso a confronto. Addirittura tre eunuchi vissero oltre un secolo, un risultato enorme in un gruppo così piccolo.

I castrati risultarono più longevi di altri uomini anche con la castrazione medica eseguita su minorati mentali come terapia per renderli più docili. Uno studio effettuato sugli ospiti di una istituzione psichiatrica statunitense, con nati tra il 1890 e 1931, di cui 297 castrati e 735 lasciati intatti, mostrò una durata della vita di maggiore nei castrati (69,3 anni contro 55,7 anni). 

La castrazione prima della pubertà dava una vita più lunga ma sfortunata anche a quei bambini che venivano castrati tra i sette e i dodici anni dopo averli fatti svenire comprimendo la carotide. La brutale operazione era commissionata con la speranza di conservare una voce bianca anche in età adulta, grazie a corde vocali sottili e petto da adulto in grado  di dare un virtuosismo canoro molto richiesto.

Spesso il sacrificio di questi bambini figli di poverissima gente era inutile, poiché solo una piccola parte di loro raggiungeva il successo di un famoso cantante lirico e castrato come Gaspare Pacchiarotti (1740-1821).

 

Umberto Palazzo

 

 

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