La sudorazione del cavallo

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La sudorazione del cavallo
Ho potuto constatare che l’articolo pubblicato la scorsa settimana sul pelo del cavallo ha risvegliato curiosità ed apprezzamento. Ciò conferma la mia tesi che molti cavalieri, pur legati al proprio animale, in fondo non lo conoscono bene o comunque non ritengono necessario approfondire e informarsi con ricerche appropriate.
Pertanto, con l’inizio dell’estate e del caldo che avanza, ritengo opportuno sempre in maniera molto leggera e a solo scopo di informazione dare qualche indicazione sul sudore del cavallo.
Parlando del pelo del cavallo si è accennato delle sue importanti proprietà di termoregolazione. Ebbene, il sudore del cavallo è una sua risorsa efficace e dispendiosa di termodispersione.
In presenza di calore molto forte, come in una attività fisica intensa, il cavallo reagisce con una sudorazione aumentata. Il sudore è prodotto dalle ghiandole sudoripare apocrine, le quali attraverso i dotti escretori del follicolo pilifero rilasciano il sudore.
Il sudore del cavallo è composto dal 97% – 99% di acqua, la restante percentuale è composta da elettroliti e proteine. Una di queste proteine a cui bisogna prestare attenzione è la laterina. Si tratta per la precisione di una glicoproteina ed è la responsabile dell’aspetto schiumoso del sudore del cavallo.
Questa apparenza schiumosa e densa è fondamentale per permettere al sudore di scivolare e spalmarsi in maniera uniforme su tutta la pelle, impregnare il pelo ed evitare una evaporazione troppo rapida, così da aumentare la capacità di termodispersione per evaporazione del calore.
(Raccontiamoci la verità, quante volte troppo frettolosamente ci accingiamo ad eliminare la schiuma dal corpo del cavallo, in quanto non ne conosciamo le funzioni?)
Quello che dobbiamo sapere è che il sudore del cavallo non è una potenzialità illimitata, infatti essa è esauribile e dispendiosa, in quanto vengono espulsi acqua ed elettroliti, che vanno necessariamente reintegrati.
La notevole perdita di liquidi causa disidratazione, mentre la perdita di sali minerali causa squilibri al corretto funzionamento dell’organismo, infatti, una lunga fase di sudorazione abbondante e intensa porta ad un esaurimento della produzione di sudore a discapito della termodispersione.

Durante un’attività fisica intensa e prolungata il cavallo può produrre 5/12 litri di sudore all’ora, ma il tutto dipende dalla preparazione atletica del cavallo e dal suo allenamento, nonché dalla temperatura ambientale.
Il cavallo con la sua fisicità riesce ad assorbire questi picchi di sudorazione, per quanto se i tempi sono prolungati il tutto va monitorato ed è indispensabile fornire acqua ed elettroliti.
Una cosa da ricordare consiste nel fatto che la sudorazione del cavallo a volte non è solo legata alle temperature esterne, ma è strettamente connessa con la sua l’emotività. Cavalli ansiosi o che si trovano in situazioni di grande stress tendono a sudare molto, questo può succedere anche in situazione di malessere fisico.
Vediamo per terminare qualche suggerimento per andare incontro al nostro cavallo nella stagione estiva.
In condizioni di forte sudorazione abbiamo detto che il cavallo non perde solo liquidi, ma anche sali corporei, quindi bevendo acqua può reintegrare i liquidi, mentre i sali corporei possono essere reintegrati attraversi gli elettroliti, i quali contengono oltre al sodio anche il potassio, il magnesio, il calcio, il fosforo e il cloro.
Nel periodo estivo assicuratevi che il cavallo non sia esposto al sole per tutte le ore del giorno, al limite mettetelo in paddok di notte oppure nelle prime ore del mattino; se ciò non è possibile assicuratevi che possa avere un riparo dai raggi solari.
Fornire acqua fresca in abbondanza. Durante la stagione calda un cavallo adulto può bere da 40 a70 litri di acqua al giorno; ricordatevi anche di tenere puliti eventuali recipienti in modo che non si formino muffe o ristagni.
Se dovete cavalcare o allenarvi fatelo negli orari più freschi e non sotto temperature estreme. Al rientro, dopo un lavoro intenso, spezzate la bevuta del cavallo e soprattutto per chi fa trekking in montagna, fate attenzione ai corsi d’acqua che scendono dalla montagna: spesso l’acqua è gelida e una bevuta non controllata può procurare delle coliche.

Maitre Randonneur Cav. Luigi Conforti

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