Un gesto che unisce arte, scienza e spiritualità nella capitale
Roma – In un evento senza precedenti, il celebre artista e psicologo Hypnos ha donato al critico e filosofo dell’arte Prof. Vitaldo Conte il primo libro al mondo firmato con il proprio codice genetico, unendo simbolicamente corpo, identità e creazione artistica.
Il volume, presentato come una reliquia postmoderna, affronta il tema dell’opera più enigmatica e potente dell’autore: “Michael’s Gate” (noto anche come L’Occhio di Roma), creata l’11 settembre 2001 e considerata la sintesi suprema della magia del caos.
IL LIBRO
Il libro donato – il cui titolo resta volutamente riservato per accrescerne il mistero iniziatico – rappresenta un manifesto vivente della nuova era dell’arte: non più firmata con inchiostro, ma con il DNA dell’autore. Hypnos ha infatti incluso nel volume un campione certificato del proprio codice genetico, rendendo l’oggetto irripetibile, autentico e non falsificabile. Una firma biologica, che va oltre la storia dell’arte e si apre a nuove frontiere del diritto d’autore, dell’identità e del sacro.
ILTEMA
Il cuore tematico dell’opera è “Michael’s Gate”, il leggendario dipinto in cui Hypnos ha inserito il proprio genoma e un frammento di shungite, un minerale carbonioso di origine russa noto per la sua capacità di assorbire radiazioni elettromagnetiche. L’opera – con un vortice di rosso e nero, colori della potenza caotica e trasformativa – è al centro di un discorso che attraversa l’alchimia, la scienza quantistica, la mitologia angelica e la resistenza spirituale del nostro tempo.
IL DONO A CONTE
La consegna a Vitaldo Conte – storico interprete delle correnti espressive più estreme del secondo Novecento – rappresenta un riconoscimento reciproco tra due figure che incarnano la trasgressione del pensiero, il superamento dei limiti disciplinari e la ricerca di una verità oltre la superficie delle immagini.
Conte ha definito l’iniziativa «un atto poetico e genetico insieme, in cui l’autore si fa firma incarnata, testimone di un’arte che non muore ma si trasmette come u
«Siamo davanti a una nuova frontiera dell’autenticità artistica. Il libro firmato col codice genetico di Hypnos non è solo un’opera d’arte, ma una rivoluzione culturale. La firma biologica rappresenta la verità assoluta dell’autore: ciò che nessuno può copiare, contraffare o separare dalla sua opera. In un’epoca di identità liquide e manipolazioni digitali, Hypnos compie un gesto radicale e necessario.»
CONCLUSIONI
L’iniziativa rappresenta una svolta epocale nel concetto di autenticità artistica e apre le porte a un futuro in cui arte, scienza e identità biologica convergeranno in opere che sono organismi viventi di senso.
Il primo libro al mondo firmato col DNA, dunque, non è solo un oggetto, ma una soglia – un vero “Michael’s Gate” – verso un nuovo tempo dell’arte.