di Andrea Gentili
Non è stata soltanto la celebrazione ufficiale del compleanno di Re Carlo d’Inghilterra, ma anche quella della visita di Stato dello scorso aprile che il Re inglese ha effettuato a Roma per imprimere un prezioso sigillo sui legami tra Regno Unito ed Italia: è la bellissima festa, tremila ospiti, che S.E. l’Ambasciatore Edward Llewellyn ha tenuto, un eccezionale garden party, nei giardini della sua residenza romana, villa Wolkonsky, alla quale hanno partecipato diplomatici, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e giovani leader.
I Giardini dell’elegante residenza del simpatico rappresentante del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, contornati dai resti di un antico acquedotto romano, si sono illuminati con una stupenda varietà di luci e di colori per dare vita ad una festa ufficiale che la tradizione vuole, fin dai tempi di re Giorgio III, si celebri sempre nel mese di giugno sebbene l’attuale Re Carlo sia nato a novembre: ma c’è un motivo e cioè che a giugno il periodo è meno piovoso e certe cerimonie sono più facilmente realizzabili.
Notati alla cerimonia tra gli ospiti istituzionali il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Vice Ministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il Sottosegretario Giorgio Silli, il Direttore della DNA Giovanni Melillo oltre ai rappresentanti delle forze armate, con il Generale Salvatore Luongo e il Generale Andrea De Gennaro, presente inoltre la Prima Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano. Presenti anche rappresentanti del mondo della cultura come Alberto Angela, dell’ambiente della moda come Alessandro Marinella, la direttrice del Parco del Colosseo e Claudia Mazzola, Presidente della Fondazione Musica per Roma.
Nel rispetto dei desiderata di Sua Maestà il festeggiato, che usa nutrirsi prevalentemente con prodotti della terra, nei giardini della villa che ha ospitato la più che partecipata celebrazione hanno figurato diversi stands di prodotti a km 0, particolarmente verdure stagionali condite alla maniera britannica; ma non sono mancati, ad esempio, il salmone affumicato scozzese o alcuni nostri formaggi tipici, quali il pecorino romano, che hanno fatto da corona a crostini vegani con zucchine alla maggiorana, pomodori confit su pane gluten free e salmone al limone arrotolato nel bacon oltre cha al tradizionale agnello gallese ed il manzo
scozzese.
Particolare attenzione l’Ambasciatore ha dedicato, nell’organizzazione del menù, in ricordo della recente visita del Re Carlo a Ravenna, ai formaggi romagnoli quali il cacio al malto ed il “formaggio stanco “ di Brisighella ed al prosciutto di Mora Gentile; non è mancato un pensiero al curry con i samosa ripeni cucinati sul posto da esperti gourmet indiani.
Quanto alla pasticceria non sono mancate golosità inglesi ed italiane: hanno fatto da padroni gli scones con clotted cream, e le ciliegie al cioccolato e granella di nocciole oltre che la torta di mandorle ai kumquat un dolce tradizionale viene sempre offerto agli ospiti di Villa Wolkonsky.
Nel suo discorso ufficiale l’Ambasciatore ha posto in particolare evidenza come le relazioni tra Regno Unito e Italia sono attualmente più strette di quanto siano mai state, anche tenuti presenti “ i tempi incerti e pericolosi che viviamo, perché conosciamo entrambi una verità eterna, e cioè che nei momenti di pericolo gli amici rimangono uniti, ed è quello che stiamo facendo, sostenendo l’Ucraina e difendendo la libertà. E’ quello che stiamo facendo, perché quando ci sono difficoltà queste si superano solo restando uniti”.
Parlando dei valori che uniscono saldamente il Paese luogo di nascita di Shakespeare e dei Beatles con quello di Dante l’Ambasciatore Llewellin ha sottolineato la fraterna unione che ci lega reciprocamente, soprattutto per quanto inerente alla difesa dei reciproci valori, umani, culturali, economici ricordando che nel parco della villa venne piantata, “…in occasione della visita di Re Carlo che festeggiamo “ una quercia a sottolineare, se mai ve ne fosse ancora bisogno, la reciproca amicizia.
In segno di ulteriore dichiarazione di amicizia Lord Llewellin ha citato la celebre frase del nostro Dante Alighieri, replicando quella che Re Carlo ha avuto occasione di pronunciare nel corso del suo discorso al Parlamento: “ E quindi uscimmo a riveder le stelle “.
Dopo l’esecuzione degli inni nazionali suonati dalla Banda dei Granatieri
di Sardegna e la Sunset Ceremony, la serata è proseguita tra musica e proiezioni di luci, con le immagini della visita reale che scorrevano sull’acquedotto neroniano attraverso il parco di Villa Wolkonsky, fino a notte inoltrata.