Fabio Caserta si è ufficialmente insediato sulla panchina del Bari. La conferenza stampa di presentazione del nuovo tecnico ha sancito l’avvio di una nuova fase per il club biancorosso, con un’impronta immediatamente chiara: concretezza, ambizione e volontà di ricostruzione. Dopo la fine del suo ciclo al Catanzaro, l’allenatore calabrese ha accolto senza esitazioni l’opportunità di guidare una piazza di grande tradizione calcistica, definendo questa nuova avventura una sfida stimolante e carica di significati.
Caserta ha espresso riconoscenza verso il presidente De Laurentiis per la fiducia ricevuta, spiegando che l’intesa con la dirigenza è nata rapidamente e si è sviluppata attorno a valori condivisi. La chiamata del direttore sportivo Magalini ha rappresentato l’inizio concreto di questo nuovo percorso. Le sue parole non hanno lasciato dubbi sull’approccio: identità, spirito di sacrificio e desiderio di miglioramento continuo, in linea con l’idea che “non si nasce forti, si diventa” – come ricordava Simone de Beauvoir.
Sul piano tecnico-tattico, il nuovo allenatore ha chiarito la volontà di dare un’impronta dinamica alla squadra: aggressività, organizzazione e maggiore varietà nelle soluzioni di gioco. Le ipotesi tattiche spaziano dal 4-3-3 al 4-3-2-1, con l’obiettivo di costruire un’identità solida e riconoscibile. Per Caserta, non è il budget a fare la differenza, ma la capacità di inserire in rosa profili motivati, pronti a lottare su ogni pallone.
Non manca la consapevolezza delle difficoltà attuali. Il tecnico non ignora il clima d’incertezza che si respira intorno all’ambiente, ma lo trasforma in leva motivazionale. L’obiettivo dichiarato è riaccendere l’entusiasmo, a partire dallo spogliatoio. L’orgoglio di sedere sulla panchina del Bari si accompagna al riconoscimento delle sfide: come Ulisse nel suo eterno viaggio, il valore risiede nel percorso, non solo nella meta.
Sul mercato, Caserta adotta una linea pragmatica: priorità ai profili funzionali al progetto, senza inseguire nomi di richiamo. La valutazione dei giocatori presenti, tra cui Sibilli, sarà condivisa con la società. Su Iemmello, la posizione è netta: non rientra nei piani attuali. L’attenzione resta alta su tutti i reparti, con la consapevolezza che attaccanti di qualità possono incidere in modo determinante sull’andamento di un campionato.
Un riferimento importante, per Caserta, arriva da Antonio Conte, figura che lo ha ispirato sin dai tempi in cui fu suo allenatore all’Atalanta. Il concetto di equilibrio, tanto caro all’ex CT della Nazionale, è anche il filo conduttore del progetto tecnico che il nuovo allenatore intende avviare. La promessa ai tifosi è chiara: tanto lavoro, poche parole e nessuna concessione al fatalismo. Il passato si archivia, il presente si costruisce.
Durante la stessa conferenza stampa, il direttore sportivo Giuseppe Magalini ha tracciato le coordinate del nuovo ciclo. Dopo un ringraziamento formale a mister Longo per il lavoro svolto, ha spiegato la scelta di puntare su Caserta, maturata rapidamente nel momento in cui si è aperta la possibilità. La stima tra i due è di lunga data, ma finora non si erano mai incrociati operativamente. Una volta creato il contesto, la convergenza è stata immediata.
Magalini non ha nascosto il rammarico per l’esito della scorsa stagione, in particolare per l’assenza dai playoff, sottolineando come le responsabilità siano da distribuire collettivamente. «Non si esce da certe delusioni cercando colpe singole, ma guardando in faccia gli errori» – un principio quasi machiavellico, che nel calcio si traduce in autocritica costruttiva.
Per quanto riguarda il mercato, è stata ribadita la volontà di costruire un gruppo solido e coerente con le idee dell’allenatore. Il presidente non ha posto ostacoli, ma ogni scelta sarà ponderata. Il DS ha chiarito che la tempistica degli arrivi dipenderà anche dalla forza contrattuale e dalle condizioni di mercato. La costruzione della squadra è un processo in divenire, alimentato da molteplici soluzioni già al vaglio.
Tra i temi toccati anche le situazioni individuali: Bellomo ha ricevuto il ringraziamento per la professionalità mostrata e resta in attesa di valutazioni, mentre per Pucino sarà decisiva la valutazione tecnica del mister. Il discorso è ampio e riguarda tutti: ogni elemento sarà considerato per il contributo che potrà dare, non per il passato o per il nome.
Infine, l’obiettivo: tornare a competere per i playoff. Una meta chiara, ma non urlata, che segna l’inizio di una nuova pagina. Come scriveva Italo Calvino, “prendere la vita sul serio non significa rinunciare alla leggerezza, ma darle il giusto peso”. Il Bari di Caserta, oggi, comincia proprio da qui.
Massimo Longo