Rotary, libertà e memoria: l’eredità del 2 luglio albanese

Arte, Cultura & Società

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2 Luglio 1990 – Tirana: Il coraggio di scegliere la libertà

Memoria e responsabilità in chiave rotariana

di Tommaso Garofalo

Il 2 luglio 1990, a Tirana, migliaia di cittadini albanesi decisero di compiere un atto di straordinario coraggio civile: si rifugiarono nelle ambasciate straniere, chiedendo asilo politico per fuggire da un regime che per decenni aveva negato libertà, diritti e dignità.

Fu un gesto silenzioso ma potentissimo, che scosse le coscienze del mondo e segnò simbolicamente l’inizio della fine della dittatura comunista albanese.

Migliaia di uomini, donne e giovani varcarono il confine invisibile tra paura e speranza, tra oppressione e futuro. Chiedevano una sola cosa: essere liberi.

Per noi rotariani, che ci riconosciamo nei valori universali della pace, della libertà, della comprensione internazionale e del servizio all’umanità, questa data non può essere solo un ricordo storico.

È un invito permanente alla memoria attiva, al dialogo tra i popoli, alla costruzione di ponti e non di muri.

Oggi, a distanza di 35 anni, celebriamo non solo la forza di chi osò sperare, ma anche il lungo cammino di un’Albania nuova, che guarda all’Europa e al mondo con occhi diversi.

Un cammino fatto anche di relazioni nuove, di amicizie sincere nate tra sponde opposte dell’Adriatico.

In questo percorso, il Rotary ha avuto e continuerà ad avere un ruolo importante: promuovendo gemellaggi, scambi giovanili, progetti di cooperazione educativa e sanitaria.

Quel 2 luglio 1990 è diventato un simbolo del diritto a scegliere la propria vita.

È per noi un richiamo etico a non voltare lo sguardo quando la libertà è minacciata.

È anche la radice di un impegno rotariano che oggi trova forma in iniziative condivise tra i Distretti, nei gemellaggi tra club, e nella volontà di costruire insieme un futuro fondato su rispetto, solidarietà e sviluppo umano.

Il Rotary crede nella diplomazia dei sentimenti e nella forza dei gesti semplici. E quel giorno, a Tirana, un gesto semplice – entrare in un’ambasciata – cambiò la storia.

Tommaso Garofalo

 

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Nota della redazione

Tommaso Garofalo scrive per il web sulle  diverse nostre testate giornalistiche, occupandosi di storie del territorio, dialogo interculturale e cooperazione.
È attivo nel Rotary e promotore di iniziative tra Italia e Balcani.

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