Sessualità e simboli millenari

Cento domande sulla sessualità

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Il museo di Sofia espone il simbolismo sessuale delle tribù che abitarono le terre bulgare durante il Neolitico e il Calcolitico

Alla fine del Neolitico (fine del VI millennio a.C.), la Tracia conobbe molto probabilmente la sua prima esplosione demografica di cui restano tracce con reperti di argilla, nuovo materiale di base padroneggiato con le sole mani e senza il tornio. Statuette e vasi di argilla iniziarono a essere cotti e divennero più resistenti, con la possibilità di acquisire nuove qualità estetiche. Il culto della dea madre anticipa quello della Civiltà cretese  e micenea con i grandi seni e glutei da culto della fertilità di ben 6000 anni fa.

L’età calcolitica ( 4.900-3.800 a.C.) comprende il Calcolitico antico in Tracia, Bulgaria nord-orientale e nella Bulgaria nord-occidentale e sono ben rappresentate nel Museo Archeologico Nazionale di Sofia.   

Le figure femminili sono sempre indicative del culto della fertilità, eredi delle Veneri del Paleolotico dai grandi seni e grossi fianchi  che si ritrova anche nelle innumerevoli figure femminili in terracotta del  Museo archeologico di Heraklion a Creta. 

 

Terracotta Museo Heraklion Creta foto autore

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