La Russia introduce droni FPV a fibra ottica: una svolta tecnologica nei raid di precisione in Ucraina

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Nel conflitto russo-ucraino, la guerra dei droni ha raggiunto un nuovo livello di sofisticazione. La Russia ha recentemente impiegato droni FPV (First Person View) collegati all’operatore tramite cavi in fibra ottica ultraleggeri, segnando un salto tecnologico che potrebbe ridefinire le strategie di attacco e difesa sul campo.

I droni FPV tradizionali trasmettono immagini e comandi via radiofrequenza, vulnerabili ai sistemi di disturbo elettronico. I nuovi modelli russi, invece, utilizzano cavi in fibra ottica sottilissimi (circa 0,125 mm di diametro) che si srotolano durante il volo, creando un collegamento diretto e stabile tra drone e operatore. Questo sistema garantisce trasmissioni video ad alta definizione, immuni da interferenze e ostacoli urbani, e consente manovre precise anche in ambienti complessi.

Il primo impiego operativo è avvenuto a Kramatorsk, nella regione di Donetsk, dove un drone ha sorvolato una strada cittadina, ha svoltato con precisione e ha colpito un camion militare ucraino parcheggiato davanti a un condominio. Il punto di lancio è stato individuato a 18 chilometri di distanza, ma il raggio d’azione stimato di questi droni arriva fino a 40 chilometri, estendendo la vulnerabilità delle retrovie ucraine.

Questa tecnologia mette in discussione l’equilibrio tattico finora mantenuto. L’Ucraina, che ha beneficiato dell’assenza di superiorità aerea russa e di un fronte relativamente stabile, si trova ora esposta a incursioni profonde. Secondo l’analista Serhii Sternenko, non esiste più una retrovia sicura entro 30 chilometri dal fronte, e tutti gli insediamenti dovrebbero adottare misure anti-drone.

In assenza di contromisure elettroniche efficaci, l’Ucraina ha sviluppato soluzioni artigianali per contrastare questi droni. Una delle più ingegnose è un cavo rotante dotato di elementi taglienti, progettato per intercettare e recidere il filo di fibra ottica durante il volo. Alimentato da batterie e azionato da un timer, questo sistema può neutralizzare il drone interrompendo il flusso dati, causando la sua caduta.

La Russia ha iniziato a impiegare droni FPV a fibra ottica nella primavera del 2024, seguita poco dopo dall’Ucraina. Oggi, il loro uso è talmente diffuso che campi agricoli sono disseminati di cavi abbandonati, testimonianza di una guerra sempre più automatizzata e invisibile.

L’introduzione dei droni a fibra ottica rappresenta una svolta strategica e tecnologica nel conflitto russo-ucraino. Mentre Mosca guadagna terreno con attacchi di precisione, Kiev è costretta a reinventare le proprie difese, in un duello sempre più sofisticato tra innovazione e resilienza.

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