Un aumento del prezzo dell’oro così abnorme da far pensare , a un crollo del dollaro. Politica dei dazi, attacchi alla Fed e sostituzione di una delle governatrici per disaccordo sul tasso d’interesse da ridurre , a prescindere. Attacco frontale alla scienza , alle 8 università più prestigiose , a iniziare da Harvard e Mit. Scontro sui vaccini e sostegno alla teoria , smentita dalla scienza di un legame tra autismo e uso di tachipirina. Svuotamento totale delle politiche di protezione del clima e massiccio impulso alle fonti fossili.
Le più grandi minacce sembrano provenire dalla presidenza Trump. Rischio finanziario, economico, sanitario, climatico e tecnologico. Allarmi di una crisi finanziaria globale provengono da un Nobel per le scienze economiche, Simon Johnson e innescate dalle stablecoin. Sono criptovalute legate al valore del dollaro, tramite la piattaforma World Liberty Financial creata a settembre da Trump-. Queste stablecoin sono una specie di dollaro digitale emesso da un soggetto privato, con un valore legato alle variazioni dei mercati e a quelle del dollaro USA. Trump primo presidente di Stato che crea, privatamente una valuta parallela al dollaro. Una criptovaluta è una valuta digitale non emessa né controllata da autorità pubbliche.
Trump appoggia senza riserva le criptovalute. Addirittura ha lanciato con la sua famiglia la piattaforma di exchange World Liberty Financial che, punta a “dare forma a una nuova era della finanza” , invitando tutti a essere “ribelli”.
L’oro
Intanto i prezzi dell’oro si stanno comportando come se fossimo sull’orlo di una crisi finanziaria. Questa settimana, per la prima volta, l’asset rifugio ha raggiunto i 4.000 dollari l’oncia, registrando il rialzo più grande dalla fine degli anni ’70. L’aumento del prezzo dell’oro rappresenta un brutto segnale per il dollaro. Secondo Morningstar Direct, il mese scorso gli investitori, dai privati ai fondi pensione, hanno speso 9,3 miliardi di dollari in ETF (un tipo di fondo di investimento) legati all’oro.
L’aumento del prezzo dell’oro è una fortuna per la Russia. Dal 2006 la Russia ha iniziato la strategia di aumento delle risorse auree con il risultato che l’aumento di valore in circa 20 anni è stato dell’850%. La Russia detiene 2.326,5 tonnellate d’oro che rappresentano la protezione dalle sanzioni deliberate dall’Occidente.
La legge sulle criptovalute
Il Genius Act (regolamento della criptovaluta) ha puntato tutto sulle stablecoin, anche per interessi personali di Trump, addirittura vietando l’emissione di un dollaro digitale da parte della Fed (banca centrale USA). Il rischio economico legato invece alla politica dei dazi. Un Nobel come Stigliz così commenta : ” I dazi faranno salire i prezzi, la Fed alzerà i tassi e l’economia rallenterà. Inoltre il calo dell’immigrazione frenerà l’offerta di lavoro. L’incertezza politica e l’ostilità verso le minoranze generano paura e frenano consumi e investimenti” .
La scienza sotto attacco
Nel settore sanitario ha legittimato la teoria sostenuta dal suo ministro Kennedy Jr che l’autismo è generato dalla assunzione di un farmaco Tynelol praticamente tachipirina e scatenato una guerra contro i vaccini a mRna. Evidente l’attacco alla scienza ! Da gennaio, l’amministrazione Trump ha apportato profondi tagli ai finanziamenti scientifici del Paese, tra cui oltre 1 miliardo di dollari in sovvenzioni alla National Science Foundation, che sponsorizza gran parte della ricerca di base presso università e laboratori federali, e 4,5 miliardi di dollari ai National Institutes of Health .L’anno prossimo sembra essere peggiore. Il bilancio 2026 proposto dalla Casa Bianca taglierebbe la National Science Foundation del 56,9%, il NIH del 39,3% e la NASA del 24,3%, incluso il 47,3% del bilancio dell’agenzia per la ricerca scientifica. Eliminerebbe il bilancio di 299 milioni di dollari dell’US Geological Survey per la ricerca sugli ecosistemi; tutta la ricerca dell’US Forest Service (300 milioni di dollari) e, presso l’Office of Oceanic and Atmospheric Research della NOAA, tutti i finanziamenti (625 milioni di dollari) per la ricerca sul clima, la conservazione degli habitat e la chimica dell’aria
L’American Association for the Advancement of Science ha stimato che, se l’amministrazione riuscisse nel suo piano di tagliare il bilancio federale per la scienza del 2026 da 198 miliardi di dollari a 154 miliardi di dollari (riduzione del 25%) si tratterebbe della cifra più bassa spesa dal governo federale per la scienza in questo secolo.
Riscaldamento globale
Sulla questione climatica esprime un negazionismo rozzo e irrazionale. Due uragani, Milton e due settimane dopo Helene che causa danni per 250 miliardi di dollari e almeno 227 morti non toccano minimamente il negazionismo di Trump e dei suoi seguaci. Un uragano Helene passato dalla categoria 1 cioè con venti a 130 chilometri orari, a uragano di categoria 4, con venti a oltre 225 chilometri orari.
Trump ha smantellato l’Inflation Reduction Act, un piano da almeno 380 miliardi in dieci anni di sostegno a energie e tecnologie verdi, oltre a sussidi per l’acquisto di auto elettriche. Trump ha rimosso i sussidi e gli incentivi federali per l’installazione e la produzione domestica di tecnologie rinnovabili come solare, batterie ed eolico, oltre alla vendita di veicoli elettrici. Trump è convinto che l’emergenza energetica nazionale dichiarata da al tempo di Biden non si concili con i tempi e i costi della decarbonizzazione (e reindustrializzazione) che deve allinearsi all’urgenza di dare sempre più energia agli Stati Uniti per settori emergenti (come IA e data center) ritenuti strategici nella competizione con la Cina.
Fossili a go go
Da qui nascono i permessi per estrarre gas e petrolio bruciare carbone e in futuro dare impulso al nucleare. Trump ha fatto annullare il progetto di centrale fotovoltaica nel deserto del Nevada, Esmeralda 7 che avrebbe prodotto energia sufficiente ad alimentare due milioni di abitazioni. E come commentare lo scontro con le università più prestigiose degli USA come Harvard e il Mit? A nove università Trump ha offerto un “Patto per l’Eccellenza Accademica nell’Istruzione Superiore”, presentato come un’opportunità per ottenere vantaggi competitivi dal governo federale e da donatori privati per le istituzioni che aderiscono. Si è trattato dell’ultimo tentativo dell’amministrazione di costringere le università ad adeguarsi alle priorità ideologiche del presidente Donald Trump, dopo mesi di congelamento dei finanziamenti federali alla ricerca e di indagini sul rispetto delle leggi sui diritti civili da parte delle scuole. Gravissimo infine la volontà di distruggere l’indipendenza della Fed e assumere il controllo personale del flusso di denaro in America. Per farlo, sta tramando per prendere il controllo del consiglio dei governatori, che controlla la Fed. Ha licenziato l’economista e, una delle governatrici della FED, Lisa Cook senza mezzi termini e pubblicamente ha affermato di poter licenziare persino il presidente della Fed Jerome Powell, semplicemente per il fatto di non essere d’accordo con lui sui tassi di interesse















Ottime osservazioni e deduzioni