Il Sesso a Sparta era spartano?

Cento domande sulla sessualità

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A Sparta le donne godevano di maggiore libertà delle donne ateniesi e i rapporti carnali incoraggiati  

Museo di Atene foto dell’autore

Il principale legislatore di Sparta, Licurgo, istituì l’allenamento fisico per entrambi i sessi con l’obiettivo prioritario di rendere le donne resistenti al parto e dare più guerrieri alla patria. Un incentivo all’aumento dei guerrieri era dato dalla che legge prescriveva che sulla tomba dei defunti  si scrivesse solo il nome di un morto in battaglia o di una donna morta di parto mentre dava alla patria un altro combattente, la funzione riproduttiva era la più importante per uno Stato costantemente in guerra.

Non è certo se le fanciulle spartane facessero nude i loro esercizi ma il loro abbigliamento non era castigato come quello delle ateniesi che nel gineceo indossavano un lungo chitone ma una sottana aperta che lasciava scoperte le cosce. L’attrazione sessuale era ben accetta e sostenuta anche al di fuori del matrimonio come quando alla fine dell’VIII secolo gli uomini rimasero assenti per lungo periodo in campagne militari e le donne facevano sesso con i solo disponibili anche con quelli non liberi, chiamati “iloti

Lo Stato incoraggiava queste relazioni per avere nuove messe di giovani combattenti che venivano definiti “figli di madri nubili” mentre era considerato un nobile gesto cedere la moglie a un amico dopo aver generato dei figli. Poiché i celibi erano derisi, il matrimonio era ricercato dagli uomini giovani, per la cerimonia, la futura moglie si tagliava i capelli e si vestiva con abiti maschili  per non turbare troppo uno sposo abituato a convivere con altri uomini e con cui i rapporti omosessuali erano accettati.

Lo sposo aveva generalmente 18 anni e doveva combattere lontano da Sparta per almeno per 12 anni,  questa norma era stata pensata immaginando  che la lunga astinenza generasse al rientro del combattente una più forte attrazione di coppia e con instancabili rapporti sessuali capaci dare figli maschi e più robusti. 

Museo Nazionale Atene foto autore

Una mancata gravidanza consentiva il divorzio immediato e silenzioso della coppia ma anche una seconda opportunità per la moglie che poteva dimostrare la sua fecondità con un altro uomo. Il rigore della vita spartana nel tempo fu progressivamente abbandonato con un modo di vivere più rilassato e lussuoso che fece dimenticare le regole di Ligurgo, provocando una crescente denatalità.

Le ricercate migliori condizioni economiche consigliavano nuclei familiari più piccoli e  vennero meno anche gli antichi ideali con una crescente  diminuizione della popolazione sino alla catastrofica scomparsa del IV sec. a.C.  

 

 

Aristotele nella Politica analizzò la situazione spartana: 

«Le donne dei laconi furono quanto mai funeste […] ma c’erano fin dal principio buone ragioni per cui la licenza femminile dovesse farsi strada tra i laconi: essi rimanevano molto tempo fuori della patria per le loro spedizioni». 

Umberto Palazzo

Cultore di Storia della Sessualità

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