Dall’esplosione del Comune allo striscione pericolante
Emanuele Crestini, ex Sindaco di Rocca di Papa, morì durante l’esplosione del Comune
La rimozione dello striscione per violazione delle norme
Luglio 2024, via dei Laghi, Rocca di Papa, Roma. L’amministrazione comunale rimuoveva lo striscione abusivo in memoria di Emanuele Crestini, per violazione delle norme comunali, regionali e statali. Inoltre vi era il fattore sicurezza, la struttura dello stesso sarebbe stata logora e pericolante e avrebbe potuto mettere a repentaglio la salute dei passanti. Sullo striscione vi era l’elogio di Mattarella verso le gesta eroiche di Crestini.
La reazione della madre, Vanda Ferri
7 Ottobre 2025. La madre dell’ex Sindaco, Vanda Ferri, 75 anni, si è appostata giorno e notte con il bastone su una sedia da campeggio nel luogo in cui vi era l’esposizione. Richiede il ricollocamento dello striscione. Ritiene che la Regione e lo Stato non abbiano a che fare con l’accaduto e dichiara su Facebook che esso sia dovuto solo all’attuale sindaco di Rocca di Papa, Massimiliano Calcagni, di Fratelli d’Italia. Il Comune dichiara di capirne la portata emotiva ma non retrocede.
La morte dell’ex Sindaco Emanuele Crestini
2019. In Comune ci furono una fuga di gas, un’esplosione e le fiamme. Crollò una piccola parte dell’edificio, situato tra l’altro accanto ad una scuola per l’infanzia. Il Sindaco dell’epoca, Emanuele Crestini, decise di mettere in salvo tutti i dipendenti prima di uscire. Era tra i sedici feriti, andò all’Ospedale Sant’Eugenio di Roma con il 35% del corpo ustionato. Morì dieci giorni dopo. Aveva 46 anni. Era in carica dal 2016, eletto con le liste civiche.
Crestini e la Nave Diciotti
2018. Crestini aveva accolto i migranti della Nave Diciotti nel centro di accoglienza Mondo migliore, per decisione della Santa Sede e con il permesso del Governo. La popolazione si ribellò riempiendo internet di commenti razzisti in cui apparve il timore di delinquenza, furti e malattie. Gli abitanti volevano che i rifugiati venissero mandati in Vaticano o negli Ospedali.
Medaglia d’oro al valor civile ed altri riconoscimenti
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito a Crestini la medaglia d’oro al valore civile per aver compiuto gesta eroiche e per aver salvato i dipendenti comunali. Mattarella lo ha addirittura citato due volte nel discorso di fine anno. Le onoreficenze non sono finite. Una nota pubblicata dall’amministrazione ricorda che sono stati intitolati ad Emanuele Crestini il Largo della località Vivaro ed il palazzo del Comando della Polizia Locale. “Segni tangibili del riconoscimento istituzionale nei confronti della sua memoria e del suo operato”.
Un’ulteriore proposta
In aggiunta è stata proposta l’intitolazione a Crestini della nuova Aula Consiliare, che sta per essere ultimata. Il giorno dell’intitolazione sono previste una cerimonia ed una targa. “Si tratta del luogo simbolo della vita politica e democratica della città” dice la nota.
L’incontro decisivo
L’Amministrazione Comunale si dice disponibile ad incontrare la signora Ferri per trovare soluzioni condivise e per rispettare il dolore della sua famiglia e le esigenze della cittadinanza. L’augurio è quello di proseguire a valorizzare il sacrificio di una carica istituzionale in nome dell’amore per il prossimo.
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