Il Teatro Colonna di Marino apre con “Il lupo! di Wertmuller

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“In bocca al lupo, Viva il lupo” indaga il rapporto tra uomo e animale nel segno del teatro civile ambientalista

Il Teatro “V. Colonna” di Marino inaugura la stagione 2025/2026 con un lavoro che affronta uno dei nodi più controversi del rapporto con la fauna selvatica. “In bocca al lupo, Viva il lupo”, scritto da Francesco Sala e Massimo Wertmuller, porta in scena un tema che negli ultimi anni ha acceso dibattiti nei territori dove il grande predatore è tornato a popolare boschi e montagne dopo decenni di assenza.

 

Wertmuller, attore abituato a confrontarsi con drammaturgie che intrecciano urgenza civile e ricerca formale, costruisce qui un percorso narrativo che si muove su più registri. Il testo attraversa la storia millenaria del rapporto tra uomo e lupo, dai miti fondativi alla cronaca recente, passando per la letteratura popolare, che ha trasformato l’animale in archetipo del pericolo.

La regia di Francesco Sala lavora evidentemente su una struttura aperta, dove il monologo si fa dialogo con il pubblico e si apre a divagazioni, citazioni, slittamenti tonali.

 

La scelta di affiancare Wertmuller con le musiche dal vivo di Pino Cangialosi risponde a un’esigenza drammaturgica precisa: creare un contrappunto sonoro che evochi gli ambienti naturali e restituisca una dimensione sensoriale all’esperienza teatrale. L’accompagnamento musicale, eseguito in tempo reale, diventa elemento costitutivo della narrazione, non semplice ornamento.

 

Il lupo torna in scena, di e con Massimo Wertmuller (ph: U.S.)

Il lavoro si inserisce in un filone che potremmo definire di “teatro civile ambientalista”, genere che negli ultimi anni ha trovato spazio crescente nei cartelloni italiani. La questione della coesistenza tra fauna selvatica e attività umane (dai lupi agli orsi, dai cinghiali agli ungulati) solleva problemi concreti di gestione territoriale, che dividono comunità locali, ambientalisti, allevatori, amministratori. Wertmuller e Sala non offrono soluzioni tecniche, ma piuttosto di scardinare le narrazioni consolidate, quelle che il testo definisce “fake news” sull’animale.

 

La presenza di riferimenti a Trilussa e Lucrezio (il poeta dialettale romano e il filosofo latino) suggerisce un tentativo di ancorare il discorso a una tradizione letteraria che ha sempre guardato al mondo animale come specchio delle contraddizioni umane.

 

La produzione si presenta come “viaggio metafisico”, formula che promette una riflessione capace di andare oltre la contingenza. L’interrogativo che il lavoro pone, “come ci guardano gli animali?”, rovescia la prospettiva antropocentrica e chiama in causa la crisi ecologica in termini più ampi.

 

Il richiamo finale alla “civiltà condannata allo sfruttamento della Terra” colloca lo spettacolo nell’ambito di quel teatro che vuole farsi spazio di consapevolezza, luogo dove ripensare il nostro stare al mondo.

 

“In bocca al lupo, Viva il lupo”
Teatro “V. Colonna”, Marino
18 ottobre 2025
Di Francesco Sala e Massimo Wertmuller
Con Massimo Wertmuller
Regia Francesco Sala
Musiche originali dal vivo Pino Cangialosi

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