Debiti e disagio sociale, il convegno in Senato. Guidi e Federesecutati: “Dare voce a chi vive il peso invisibile del debito”
16 ottobre 2025, dalle ore 15:00, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani (Senato della Repubblica), il convegno “Debiti e disagio sociale. Il debito come nuova disabilità sociale”, promosso su iniziativa del senatore Antonio Guidi in collaborazione con Federesecutati – Associazione Italiana Debitori Esecutati.
L’incontro rappresenta un momento di confronto e sensibilizzazione su un tema di profonda attualità: il debito come fattore di esclusione e disagio, capace di generare conseguenze psicologiche, familiari e sociali spesso invisibili, ma drammaticamente reali.
L’obiettivo è costruire un dialogo tra istituzioni, mondo giuridico e società civile per promuovere un sistema più equo, etico e solidale.
Interverranno:
Sen. Nicola Calandrini, presidente della Commissione Bilancio
Avv. Flora Falce, presidente di Federesecutati
Dott.ssa Giovanna Dettori, psicoanalista
Prof. Ezio Stellato, docente di Diritto Tributario
Avv. Rosita Romano, Avvocato
Nicola Compagnone, esperto in aste immobiliari
Modera il giornalista e scrittore Marco Onnembo.
“Il debito è una vera e propria disabilità sociale – sottolinea il senatore Antonio Guidi, ex ministro alla Famiglia e neuropsichiatra – comporta ansia, depressione e senso di colpa. Con questo convegno vogliamo aprire un confronto per costruire un sistema più giusto, che restituisca dignità e opportunità di ripartenza a chi oggi è schiacciato dal peso del debito”.
“Pagare, parlare e ascoltare sono le nostre parole chiave – aggiunge l’avv. Flora Falce, presidente di Federesecutati – dietro ogni pignoramento c’è una storia, e prima dell’esecuzione immobiliare c’è sempre moltissimo da fare. La nostra missione è ascoltare, mediare e accompagnare le famiglie verso una soluzione concreta e trasparente, restituendo loro fiducia e serenità”.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su webtv.senato.it e sul canale YouTube del Senato Italiano: youtube.com/user/SenatoItaliano.
Foto Wikipedia















