
Fort Lauderdale (Florida) – Trasformare il dolore in forza, la sofferenza in dolcezza. È con questo spirito che Marco Casula, conosciuto negli Stati Uniti come il Million Dollar Chef, si prepara a realizzare 100 varianti di tiramisù in un’unica, straordinaria impresa destinata al Guinness World Record. L’appuntamento è fissato per il 24 ottobre 2025 al Café del Mar di Fort Lauderdale, in Florida, dove lo chef sardo porterà sul palcoscenico il suo talento, la sua storia e un messaggio di speranza.
Dietro il record, c’è molto più di una sfida gastronomica. C’è la battaglia personale di un uomo che ha affrontato gravi problemi di salute e che, invece di arrendersi, ha trovato nella pasticceria la propria rinascita. «Ogni tiramisù è una terapia, un modo per ricordarmi che sono vivo», racconta Casula, che negli anni è riuscito a trasformare la fragilità in energia creativa.
Originario della Sardegna, cresciuto tra i profumi della cucina dei genitori, Casula ha conquistato le tavole internazionali con la sua eleganza e la sua determinazione. È diventato celebre per il tiramisù d’oro 18 carati, creato per un principe degli Emirati con un budget da un milione di dollari, guadagnandosi il soprannome di Million Dollar Chef.
L’evento del 24 ottobre, organizzato in collaborazione con la famiglia Padula, proprietaria del Café del Mar e del Gran Forno, avrà anche una finalità benefica: parte dei proventi sarà devoluta a una fondazione impegnata in progetti sociali.
Con le sue 100 varianti di tiramisù, dal classico al Baileys, fino ai più audaci mojito, peach mango e Dubai chocolate, Casula non punta solo a un record, ma a un messaggio universale di coraggio, rinascita e Made in Italy autentico.
Chef Casula, cosa rappresenta per lei questo Guinness?
«Una rivincita sulla vita. Ho attraversato momenti difficili, ma la cucina mi ha restituito la forza e il sorriso. Ogni tiramisù racconta una parte di me.»
Perché proprio 100 varianti?
«Perché cento è il numero della completezza. Volevo dimostrare che con la passione si può trasformare ogni fragilità in un capolavoro, e farlo cento volte è il mio modo di dire: non mi fermo.»
Cosa spera di lasciare al pubblico?
«Un messaggio di speranza. Che anche quando tutto sembra perduto, si può sempre ripartire da un ingrediente semplice: la voglia di ricominciare.»














