Un nuovo studio di adidas analizza le abitudini dei runner italiani: dal ritmo medio alla frequenza settimanale, dalle differenze di genere a quelle di età, offrendo una panoramica completa della cultura del running nel Paese.
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Cagliari, Aosta e Genova guidano la classifica dei migliori runner italiani, con una media di oltre 3 allenamenti a settimana e ritmi medi di 6,8 – 7,1 min/km sui 5K.
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Gli uomini sono più veloci sulle distanze brevi (5K a 6,86 min/km vs 7,71 min/km delle donne), mentre le donne mostrano maggiore costanza sulle lunghe distanze (maratona a 7,25 min/km vs 7,64 min/km degli uomini).
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La maggioranza degli italiani corre la mattina presto (48%) o nel tardo pomeriggio (32%), prediligendo allenamenti in solitaria (quasi 90%), con un impatto positivo sulla salute mentale.
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Gli italiani spendono in media 406 € all’anno per la corsa, principalmente in scarpe (104 €) e abbigliamento (67 €).
Secondo l’OMS, quasi la metà degli adulti italiani è “attiva dal punto di vista fisico”, ma correre è più di un semplice movimento: è ritmo, energia e uno spazio personale per stare bene. Che sia all’alba, durante una pausa o sotto le luci serali della città, sempre più italiani riscoprono il piacere della corsa. Ma quali sono le città con i migliori runner d’Italia? E quali offrono le condizioni ideali per appassionarsi alla corsa?
Per rispondere a questa domanda, un nuovo studio adidas fotografa le abitudini dei runner italiani, analizzando ritmo, frequenza e distanza per individuare le città dove si corre di più e meglio.
Lo studio completo è disponibile al seguente link: https://www.adidas.it/blog/runmap-italia-la-geografia-della-corsa-in-italia
I residenti di Cagliari si classificano come i migliori runner d’Italia, con un tempo medio nei 5K pari a 6,8 min/km.
A dominare la classifica troviamo Cagliari, Aosta e Genova. I runner sardi corrono circa 3,5 volte a settimana, percorrendo in media 26K con ritmi costanti dai 5K alla maratona. Aosta eccelle per frequenza di allenamento (3,6 volte a settimana) e resistenza sulle lunghe distanze, mentre Genova si distingue per velocità, segnando il miglior ritmo sui 10K (6,7 min/km) e mantenendo ottimi tempi anche sulla maratona.
I migliori runner d’Italia
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Classifica |
Città |
Numero medio di allenamenti a settimana |
Ritmo 5K (min/km) |
Ritmo 10K (min/km) |
Ritmo mezza maratona (min/km) |
Ritmo maratona (min/km) |
Km medi corsi a settimana |
|
1 |
Cagliari |
3,5 |
6,8 |
7,3 |
7,7 |
8,0 |
25,7 |
|
2 |
Aosta |
3,6 |
7,1 |
7,6 |
7,4 |
7,9 |
25,8 |
|
3 |
Genova |
3,2 |
7,0 |
6,7 |
6,9 |
7,3 |
22,4 |
|
4 |
Firenze |
3,1 |
6,7 |
7,4 |
7,2 |
7,4 |
20,3 |
|
5 |
Trento |
3,4 |
6,0 |
7,0 |
7,1 |
8,4 |
25,1 |
|
6 |
Brescia |
3,5 |
7,1 |
7,8 |
7,4 |
7,9 |
22,6 |
|
7 |
Taranto |
3,5 |
8,1 |
7,7 |
7,1 |
6,6 |
20,7 |
|
8 |
Milano |
3,2 |
7,1 |
7,4 |
7,3 |
7,6 |
22,3 |
|
9 |
Campobasso |
3,3 |
6,9 |
7,0 |
7,0 |
6,7 |
20 |
|
10 |
Parma |
3,3 |
6,4 |
7,3 |
6,6 |
7,6 |
20,3 |
Tra le città di metà classifica, Trento primeggia per velocità sui 5K (6 min/km), mentre Milano mantiene ritmi discreti con circa 7,1 min/km sui 5K. Parma si distingue per resistenza sulle lunghe distanze, con un ritmo di 6,64 min/km sulla mezza maratona. Modena, L’Aquila, Potenza e Bari evidenziano performance equilibrate: Modena percorre in media 24,2K a settimana, L’Aquila circa 20,7K, Potenza 22,1K e Bari 20,3K, tutti con frequenza di circa 3 sessioni settimanali.
Tra le città in fondo alla classifica, Torino, Roma e Napoli registrano una frequenza più bassa e chilometraggio ridotto, nonostante alcuni buoni ritmi sui 5K (Torino 6,94 min/km, Roma 7,17 min/km, Napoli 7,69 min/km). Venezia, Ancona e Prato mostrano velocità negli allenamenti brevi (6,91-7,48 min/km sui 5K), ma coprono pochi chilometri settimanali (17,7-20,2K), mentre Bologna, Palermo e Padova chiudono la classifica con meno di 3 allenamenti a settimana e i volumi più bassi. Tuttavia, i runner padovani mantengono una costanza notevole sulle lunghe distanze (maratona e mezza attorno ai 7,5 min/km).
A Taranto e a Campobasso emerge un dato interessante: i maratoneti risultano i più veloci, con un passo medio rispettivamente di 6,6 e 6,7 min/km. Non tutti i runner che completano una 5K (con un passo medio di 8,1 min/km) corrono anche una maratona; tuttavia, chi lo fa tende a essere nettamente più veloce rispetto alla media dei runner italiani.
Performance, motivazione e abitudini di corsa degli italiani
Gli italiani mostrano differenze interessanti nelle prestazioni: gli uomini sono più veloci sulle distanze brevi (5K a 6,86 min/km contro i 7,71 delle donne), mentre sulle lunghe la costanza premia le runner: nella mezza maratona i tempi si equivalgono e nella maratona le donne superano gli uomini (7,25 contro 7,64). Le runner mostrano anche maggiore attenzione alla protezione personale: solo il 7% delle donne dichiara di non considerare la sicurezza un fattore nelle proprie scelte, contro il 10% degli uomini. In particolare, a Milano e Torino, dove i livelli di sicurezza notturna sono tra i più bassi d’Italia (entrambi a 36,5 su 100), molte donne modificano il tragitto o l’orario per sentirsi più tranquille, scegliendo rispettivamente la prima serata o le prime ore del mattino. A Bari, con punteggi di sicurezza leggermente più alti, ben il 75% delle donne adatta il percorso in base alla protezione percepita, mentre a Treviso, tra le città più sicure, ci si allena in egual misura sia al mattino sia in prima serata, indice del fatto che i runner si sentono ugualmente protetti nelle ore mattutine e serali. Questi risultati mostrano come, per molte donne, correre comporti anche un carico mentale aggiuntivo, che le porta a pianificare ogni allenamento in base a quando e dove si sentiranno più sicure.
I migliori tempi si registrano tra i 35 e i 44 anni, che primeggiano nei 5K (6,88 min/km) e nei 10K (7,24 min/km). Dopo i 45 anni la velocità cala, ma esperienza e strategia compensano in parte la perdita di performance.
La corsa è spesso un’attività solitaria: l’89% corre da solo, mediamente 2,7 volte a settimana, mentre correre con un amico o partner è meno comune (53%), solo un terzo si allena con amici e appena il 14% partecipa a club o segue un personal trainer. Gli orari preferiti sono al mattino (48%) e la prima serata (32%), con i giorni più gettonati venerdì e mercoledì.
Le motivazioni sono diverse: il 52% corre per migliorare la forma fisica, il 47% per la salute mentale e il benessere psicologico, mentre il 33% per connettersi con la natura e il 31% semplicemente per piacere. L’83% concorda che correre aiuta a gestire la salute mentale, sottolineando il ruolo benefico della corsa oltre la competizione.
Gli italiani investono mediamente €400 all’anno nella loro passione
Correre non è gratis: gli italiani investono in media €406 all’anno in scarpe da corsa (€104), abbigliamento (€67), tecnologia come smartwatch e cuffie (€66) e alimentazione (€57). Anche quote di iscrizione a gare e membership di club rientrano nella spesa annuale, evidenziando quanto i runner siano disposti a investire per migliorare e sentirsi parte della community.
La partecipazione agli eventi è significativa: oltre metà degli italiani ha corso una 5K nell’ultimo anno (52%), il 44% una 10K, il 29% una mezza maratona e quasi uno su cinque (19%) ha completato una maratona completa. L’aumento della partecipazione alle gare, il focus sull’acquisto di scarpe di qualità e l’uso crescente della tecnologia riflettono come la cultura sportiva italiana stia evolvendo.
Lo studio rivela dunque che, anche se Cagliari ospita i runner migliori del Paese, tutti i runner italiani, in modo omogeneo, vi investono tempo e denaro, dimostrando un impegno notevole in questa disciplina. La corsa si conferma parte integrante della vita quotidiana e del benessere personale, evidenziando costanza e passione in tutta Italia.
FIN














