LA VITA VA COSI’
ACQUAVIVA DELLE FONTI – La recensione del critico Marco Contino, e di altri, assegna al film un voto mediocre e ingeneroso.
Penso sommessamente che il giornalista Contino, essendo anche un avvocato, avrebbe potuto scandagliare più a fondo l’opera di Riccardo Milani, che regala due ore di piacevolissimo spettacolo e manca probabilmente di un pizzico di coraggio in più che l’avrebbe resa da “manuale”.
Diversi commenti sul film hanno posto l’accento sulla determinazione del protagonista Efisio Mulas, magistralmente interpretato da un vero pastore sardo (Giuseppe Ignazio Loi) che nella realtà si chiama(va) Ovidio Marras (deceduto nel 2024) nel difendere i confini della sua proprietà dalle mire (legittime !?) della potente Società Immobiliare milanese SITAS, il cui Presidente (Diego Abatantuono), recita, da attore navigato, la parte di un capitano di impresa prudente, avveduto e ,nonché, generoso, tant’é che ad ogni rifiuto di Efisio, aumenta l’importo del ristoro offerto ed infine si umilia, andando, sulla spiaggia di Bellasamanna (Tuerredda) a trovare Efisio, che lo riceve ma lo tratta con sufficienza.
Insomma Milani, alterna momenti leggeri a momenti drammatici come ad esempio lo «schiaffo” che i responsabili della società immobiliare e il Presidente ricevono, al telefono in viva voce, dal capo cantiere Mariano, magistralmente interpretato da Aldo Baglio, con una battuta che, per quanto improbabile, forse vale tutto il film.
D’altronde Marco Contino ammette che nel film “il dramma è sempre disinnescato”, prendendo a paragone la storia francese de “il Mohicano” e quella spagnola de “As bestas”, films che però sono tutt’altra cosa rispetto a quello di Riccardo Milani che allenta la tensione con scene gaudenti e inverosimili, come quelle del Sindaco, della giunta comunale, della comunità locale, del maresciallo e addirittura del Vescovo in pompa magna, che vanno tutti in «udienza» da Efisio,… implorandolo uno per volta (sic!).
Però Il vero pugno nello stomaco, Milani lo assesta quando ci mostra nell’elegante studio-legale milanese, il pastore Efisio, il quale, addentando un tramezzino, non solo legge rigo per rigo l’atto di citazione, ma chiede anche i chiarimenti … con la conseguenza che poi la figlia Francesca (Virginia Raffaele) sarà costretta ad andare a trovare un avvocato «brava persona».
Altri commentatori dicono che e’ un vero peccato che OVIDIO non abbia fatto in tempo a vedersi sul grande schermo, ma però per lui Efisio ha vinto a 360 gradi, a fronte, invece, di una (incredibile) caporetto riservata ad immobiliaristi, autorità civili, militari, religiose e giudiziarie che sono andate tutte a Canossa ….il cinema va così … ma purtroppo: la vita non va così …. comunque, Efisio ci induce a riflettere dopo i titoli di coda e non poco … (Ottavio Milano)
Voto al film : 10 e lode














