Qualcuno pensa che attualmente, visto anche le grandi difficolta che sta incontrando la segretaria del Pd Elly Schlein, sia all’interno del suo partito che fuori da esso, il vero capo della opposizione sia Maurizio Landini. In effetti la serie di scioperi ( Novembre sarà un mese zeppo di scioperi) e le accuse, spesso strumentali e false ( come quella della settimana scorsa sul fiscal drag, smentita pure dalla Bce) Landini sembra proprio puntare a diventare qualcosa di piu che il semplice segretario del principale sindacato italiano. Ecco allora che il giornale Affaritaliani,it ha voluto realizzare un sondaggio per sondare quale sia il pensiero dei cittadini. Il sondaggio realizzato da Roberto Baldassari per il giornale online fiondato da Angelo Perrino nel 1996, chiedeva appunto agli italiani di si fidavano maggiormente tra la premier Meloni e Maurizio Landini.
Il risultato è davvero un plebiscito per la premier ed una sonora bocciatura per il segretario della Cgil. Secondo il sondaggio realizzato per Affaritaliani, infatti, nella sfida diretta tra la presidente del Consiglio e il segretario generale della Cgil, la premier ottiene un gradimento pari al 70,3% mentre Landini si ferma solo al 29,7%.
Non solo, pensando allo sciopero minacciato (e quasi certo) del principale sindacato italiano contro la Legge di Bilancio dell’esecutivo per il 2026, solamente il 25,8% degli intervistati dichiara che parteciperà all’agitazione e alla piazza della Cgil. No secco allo sciopero, e quindi sì a Meloni e alla manovra del governo, dal 74,2% del campione. Tra i partiti, nelle intenzioni di voto, stabile Fratelli d’Italia sopra il 30%, Forza Italia supera la Lega, in leggero rialzo il Pd ma sempre sotto quota 20%.
Evidentemente i cittadini non vedono di buon occhio questa eccessiva strumentalizzazione del conflitto a Gaza da parte di Landini per attaccare il governo ( cosa fatta anche se in misura minore anche dalla Schlein). Quyesto sondaggio particolare che premia la premier anche sulla legge di bilancio, segue anche quello di Izi sulla riforma della giustizia ( 71% favorevoli) e quelli politici che premiano Fdi ormai stabilmente oltre il 31%.














