A Patrick Zaki la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna: dichiarazione del Rettore Francesco Ubertini  

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“Sono soddisfatto che l’iter per conferire la cittadinanza onoraria del Comune di Bologna al nostro studente Patrick Zaki, già avviato nel luglio scorso, sia giunto oggi a compimento. Altri Comuni, in Italia, rispondendo all’iniziativa ‘100 città con Patrick’, lanciata da GoFair, una giovane organizzazione no profit, hanno fatto lo stesso passo, ma la scelta del Comune di Bologna ha un valore simbolico straordinariamente rilevante perché Bologna è la città dell’Ateneo che Patrick stava frequentando prima di essere arrestato il 7 febbraio dello scorso anno, data in cui è stato violato uno dei più importanti valori umani, la libertà dell’individuo.

Oggi, dopo quasi un anno da tale violazione, e nonostante i ripetuti appelli di numerose istituzioni e associazioni europee, Patrick non ha ancora riconquistato la libertà né il diritto allo studio. Prima di Natale, la Conferenza dei Rettori Italiani ha scritto al Presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi chiedendo la scarcerazione di Patrick e la possibilità, per lui, di attendere il processo a casa, con la sua famiglia, date anche le sue condizioni fisiche e lo stato di forte sofferenza dopo mesi di detenzione aggravate dalla pandemia. Oggi l’intera comunità dell’Università di Bologna si unisce al Comune nell’affermare a gran voce che la casa di Patrick è anche Bologna e nel richiedere che gli venga riconosciuta con urgenza la possibilità di tornare a una vita libera, riappropriandosi di quel diritto inalienabile che è il diritto allo studio”.

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