Agcom: sanzioni a operatori che non fatturano con cadenza mensile

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L’Autorita’ per le Garanzie nelle Comunicazioni, relatore il Commissario Francesco Posteraro, ha deciso di avviare procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb per il mancato rispetto delle disposizioni relative alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte di comunicazioni elettroniche.

Per garantire massima trasparenza e confrontabilita’ dei prezzi vigenti, nonche’ il controllo dei consumi e della spesa garantendo un’unita’ standard (mese) del periodo di riferimento delle rate sottostanti a contratti in abbonamento per adesione, con la delibera 121/17/CONS l’Autorita’ aveva infatti stabilito nel marzo scorso che per la telefonia fissa e per le offerte convergenti l’unita’ temporale per la cadenza delle fatturazioni e del rinnovo delle offerte dovesse avere come base il mese o suoi multipli.

Al termine delle verifiche effettuate da Agcom, e’ risultato che gli operatori menzionati non hanno ottemperato alla delibera dell’Autorita’. Agcomsta inoltre valutando “l’adozione di ulteriori iniziative, anche per evitare che le condotte dei principali operatori di telecomunicazioni possano causare un effetto di ‘trascinamento’ verso altri settori, caratterizzati dalle stesse modalita’ di fruizione dei servizi”.  L’Autorità vuole evitare che gli stessi criteri degli operatori della telefonia siano applicati anche alla pay tv.

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha deciso di avviare procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb per il mancato rispetto delle disposizioni relative alla cadenza delle fatturazioni e dei rinnovi delle offerte di comunicazioni elettroniche.”Bene, ma le sanzioni siano ora esemplari. A differenza di quanto sostenuto ieri alla Camera dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, al question time, non è vero che il Tar del Lazio il 7 giugno aveva accolto le richieste di sospensiva delle compagnie telefoniche, ma aveva solo anticipato il giudizio di merito ai sensi dell’art.55, comma 10 del codice del processo amministrativo. Dunque le compagnie telefoniche hanno proseguito imperterrite a violare la delibera 121/17/CONS dell’Agcom, come se fossimo nel Paese delle banane”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Per questo abbiamo presentato un esposto all’Antitrust, ai sensi dell’articolo 27, comma 2, del Codice del Consumo contro il reiterato comportamento degli operatori che si ostinano a fatturare a 28 giorni anche per la telefonia fissa”, conclude Dona.

Il Codacons è pronto alla class action contro gli operatori telefonici e le pay-tv che non abrogheranno le fatturazioni a 28 giorni e si rifiuteranno di restituire i soldi agli utenti. Lo afferma l’associazione dei consumatori, commentando la decisione dell’Agcom di avviare procedimenti sanzionatori nei confronti degli operatori telefonici Tim, Wind Tre, Vodafone e Fastweb per il mancato rispetto delle disposizioni relative alla cadenza delle fatturazioni. “Bene l’avvio dei procedimenti, ma la sanzione deve essere pesantissima ed esemplare, perché solo così ci sarà la funzione deterrente indispensabile per costringere gli operatori a rispettare i diritti dei consumatori – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non solo. I gestori e le pay-tv che hanno introdotto bollette a 28 giorni dovranno restituire le maggiori somme pagate dagli utenti a causa dei metodi di fatturazione fuorilegge. In caso contrario sarà inevitabile la class action del Codacons contro le aziende”.

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