Agli italiani piace la casa sulle Alpi anche se costa il triplo che sugli Appennini

Economia & Finanza

Di

La località più cara è Cortina d’Ampezzo. oltre 10 mila euro al metro quadrato. Sauris è il più a buon mercato a 1.065 euro al metro quadrato.

Agli italiani piace la casa sulle Alpi anche se costa il triplo che sugli Appennini

© Afp –

AGI – Nonostante gli Appennini richiedano budget quasi tre volte inferiori, per una casa in montagna da comprare gli italiani scelgono le Alpi: secondo un’analisi di Immobiliare.it l’80% della domanda di immobili in montagna si concentra sulla catena alpina.

Nel 2021 la domanda per gli Appennini è calata del 9% rispetto ai volumi del 2020 e nelle Alpi invece è stabile.

La differenza di prezzo tra le due catene montuose è netta: sulle Alpi – secondo lo studio – servono in media 4.060 euro al metro quadro mentre nelle località appenniniche si richiedono mediamente 1.400. 

Nell’ultimo anno i prezzi delle località turistiche montane delle Alpi sono anche sensibilmente aumentati (+6%).

A crescere maggiormente (+12%) sono stati i costi delle zone di Madonna di Campiglio (5.443 euro/mq) e dell’Altopiano di Asiago (2.275 euro/mq). Madonna di Campiglio è anche la località italiana di montagna ad aver riscosso il maggior interesse nell’ultimo anno, con un aumento della domanda pari al 77%.

Cortina d’Ampezzo si conferma invece la più cara in tutta la Penisola: 10.115 euro è il costo medio degli immobili al metro quadro. A seguire si trovano Selva di Val Gardena (9.130 euro/mq) e Ortisei (8.320 euro/mq).

Il piccolo borgo di Sauris invece è la località turistica alpina in cui acquistare un immobile costa meno: nell’ultimo anno il valore delle case è diminuito di 19 punti percentuali e ha portato il prezzo medio al metro quadro a 1.065 euro.

Per quanto riguarda la domanda di case in vendita, anche la Val Gardena ha visto un’impennata nel proprio volume di domanda pari al 29% in un anno, seguita da San Martino di Castrozza che ha segnato un +21%.

Dal lato opposto della classifica si trova La Thuile, in Val d’Aosta, dove la domanda di immobili in vendita è scesa del 37% rispetto al 2020, seguita da Pragelato in Piemonte (-23%) e Courmayeur dove, sebbene la domanda sia calata di 10 punti percentuali, questa flessione non ha impedito ai prezzi di aumentare del 7% (7.215 euro/mq). 

L’indagine mostra che il mercato immobiliare delle località turistiche degli Appennini vede costi decisamente più contenuti rispetto a quelli delle Alpi.

Acquistare una casa a Roccaraso, i cui impianti sciistici la rendono una delle più famose località dell’intero Appennino, costa in media 2.440 euro, e sempre in Abruzzo si trova anche la seconda località turistica più cara del Centro, Ovindoli, dove sono necessari 1.600 euro al metro quadro.

Nonostante la crescita percentuale di 3 punti nell’ultimo anno, Camigliatello Silano in Calabria, invece, si rivela la località turistica in cui conviene di più investire per garantirsi una casa in montagna dato che qui un immobile mediamente costa 715 euro al metro quadro.

Il maggior incremento di richieste rispetto all’anno scorso è stato registrato a Pescasseroli, dove la domanda è aumentata di quasi il 30% e i prezzi sono scesi di 6 punti percentuali (1.400 euro/mq).

La località abruzzese, insieme ad Abetone Cutigliano in Toscana (+10%), è l’unico caso di richieste in aumento considerato che in tutte le altre località turistiche degli Appennini la domanda di case in vendita è in calo. In modo particolare, spicca la località di Cimone, in Emilia Romagna, che segna -27%, quella di Corno alle Scale (-22%), nell’Appennino Tosco-Emiliano, e infine Camigliatello Silano, in Calabria, che ha perso il 21%.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube