Al via la ‘Davos russa’, Mosca a caccia di nuovi alleati

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Con l’uscita della maggior parte degli investitori occidentali dal mercato russo, il posto d’onore al Forum sulle rive della Neva è riservato alla seconda economia mondiale, la Cina, e ai Paesi che non hanno aderito alle sanzioni.

di Marta Allevato

© Evgeny Biyatov / Sputnik / Sputnik via AFP

– Lo Spief

 

AGI – La ex capitale degli zar, San Pietroburgo, che per anni ha ospitato i leader della politica e del business occidentale al suo Forum economico (Spief), è pronta – fino al 18 giugno – ad accogliere i delegati dei nuovi partner, su cui la Russia sta puntando per “adattarsi” al “nuovo mondo” dopo la rottura con Usa e Ue per l’invasione dell’Ucraina.

Al via Davos russa Mosca cerca nuovi alleati
© Evgeny Biyatov / Sputnik / Sputnik via AFP

Lo Spief

Con l’uscita della maggior parte degli investitori occidentali dal mercato russo, il posto d’onore al Forum sulle rive della Neva è riservato alla seconda economia mondiale, la Cina, e ai Paesi che non hanno aderito alle sanzioni. Oltre al Kazakistan, la cui delegazione è guidata dal presidente Kasim-Yomart Tokayev, e all’Armenia, rappresentata dal capo di Stato Vahagn Khachaturian, hanno annunciato la loro partecipazione a diversi livelli anche Bielorussia, Egitto, Venezuela, Iran, Tagikistan, Siria, Nicaragua, Uruguay, Messico, Colombia e Belize.

Il presidente russo, Vladimir Putin, parteciperà venerdì 17 giugno in presenza alla sessione plenaria dello Spief, con un atteso discorso in cui, secondo le anticipazioni, “valuterà la situazione della politica e dell’economia mondiale e delineerà la direzione dello sviluppo economico della Russia”.

Gli occidentali – anche se in misura esigua, seguendo un trend già avviato nel 2014 dopo l’annessione della Crimea – saranno comunque presenti in alcuni appuntamenti, come la tavola rotonda dedicata alla “responsabilità sociale del business occidentale”. Tra i partecipanti in programma: Robert Agee, presidente della Camera di Commercio americana in Russia; Alfredo Gozzi, direttore generale di Confindustria Russia; Vincenzo Trani, presidente della Camera di Commercio italo-russa; Emmanuel Quidet, presidente della Camera di Commercio franco-russa e Tadzio Schilling, Ceo dell’Associazione del Business europeo (Aeb).

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