Alessandra Ferri torna a danzare in teatro con L’Heure Exquise

Eventi, Musica & Spettacolo

Di

L’Heure Exquise

Variazioni su un tema di Samuel Beckett

“Oh, les beaux jours”

regia e coreografia Maurice Béjart

rimontata da Maina Gielgud

su gentile concessione Fondation Maurice Béjart

interpreti

Lei Alessandra Ferri

Lui Thomas Whitehead

musiche

Five pieces for orchestra / Anton Webern: London Symphony Orchestra / dir. Antal Dorati

Symphony n.4 III moviment (Poco Adagio) / Gustav Mahler: Berliner Philharmonic Orchestra / dir. Herbert von Karajan

Fantasia in C Minor K.475 / W.A. Mozart / piano Glenn Gould

La Veuve Joyeuse (Heure exquise qui nous grise) Franz Lehár

Tea for Two (song from No No Nanette)

 

scene Roger Bernard

luci Maina Gielgud, Marcello Marchi

costumi Luisa Spinatelli

 

Creato al Teatro Carignano di Torino il 13 settembre 1998

Nuovo allestimento co-produzione AF DANCE, Ravenna Festival, The Royal Ballet

Ministero della Cultura, “Progetti Speciali”

Progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo

Un ringraziamento speciale a Lady Angela Bernstein CBE

Si ringraziano inoltre:

Oriente Occidente Dance Festival – Passo Nord e Comune di Rovereto per gli spazi della residenza creativa

Freed of London, Official Pointe Shoes Sponsor

Royal Ballet Londra, Hamburg Ballet John Neumeier, Balletto del Teatro alla Scala, English National Ballet Londra per la fornitura delle scarpette utilizzate per la scenografia realizzata da Laboratorio Scenografia Pesaro,

Compagnia Italiana della Moda e del Costume per la realizzazione costumi Alessandra Ferri,

Royal Ballet per la realizzazione costumi Thomas Whitehead,

RGE

Distribuzione italiana: International Music and Arts

 

Con L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando un ruolo significativo, giusto e emozionante per l’artista che è ora: Winnie, la ballerina “âgée” immaginata nel 1998 da Maurice Bejart che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici.

Lo spettacolo che ha debuttato in prima assoluta il 4 giugno 2021 al Ravenna Festival ed è successivamente andato in scena a Torinodanza, al Baden Baden Festival, al Linbury Theatre@Royal Opera House, all’Opera Garnier Monte-Carlo, tornerà in scena in Italia dal 14 aprile al 12 maggio 2022, facendo tappa al Teatro Grande di Brescia (14 aprile), al Piccolo Teatro Strehler di Milano (20-22 aprile), al Teatro Sociale di Trento (27 aprile), al Teatro Verdi di Padova (4-5 maggio), al Teatro Mario Del Monaco di Treviso (7-8 maggio), al Teatro Goldoni di Venezia (11-12 maggio).

Willy, impersonato da Thomas Whitehead, è un ex-partner di Lei, sommersa non dalla famosa collina di sabbia, ma da una montagna di vecchie scarpette da punta.

Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita.

Tutti i grandi musicisti hanno fatto delle “variazioni” su un tema di un altro grande…

Variazioni di Brahms su un tema di Haydn, di Chopin su un tema di Mozart, di Beethoven su Diabelli, e così via.

Io mi sono permesso di lavorare su una pièce tra le più importanti del ventunesimo secolo: “Oh,les beaux jours!”

In verità non si tratta di un adattamento danzato ma di un lavoro di composizione fedele allo spirito dell’autore e tuttavia nel contesto di una creatività puramente astratta e coreografica.

La musica è un montaggio su temi di Webern in primo luogo, ma anche di Mahler e di Mozart. I pochi testi sono delle parole pronunciate da una ballerina nel momento della danza o del riposo.

Infine il SILENZIO: l’elemento principe di questa liturgia.

Maurice Bèjart

                                                                                                                             

Nel 2021 sono quarant’anni da quando sono entrata al Royal Ballet a Londra iniziando così il mio viaggio artistico.

Per celebrare e festeggiare con il pubblico questo traguardo, cercavo un ruolo significativo, mai interpretato, giusto ed emozionante per l’artista che sono ora. Riordinando il mio archivio ho trovato una pagina che parlava di un lavoro di Maurice Béjart basato su uno straordinario testo di Samuel Beckett: “Giorni felici”. Un caso? Mi piace pensare piuttosto a un “segno”, una concatenazione di date, anniversari, emozioni: ho scoperto che nel 2021 saranno sessant’anni da quando Beckett scrisse il famoso play.

Il ruolo della protagonista, immaginato da Béjart nel 1998 per Carla Fracci è assolutamente fantastico, la sua Winnie è una ballerina “âgée” che, nella sua malinconica solitudine, vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. iI suo Willy, all’epoca interpretato da Micha van Hoecke, è un suo ex-partner e la famosa collina di sabbia che la sommerge è una montagna di vecchie scarpette da punta.

Dopo la creazione a Torino il balletto è stato rappresentato raramente, proprio perché ha bisogno di due interpreti che sappiano essere, come erano Carla e Micha, ballerini/attori con un lungo vissuto artistico.

Non ho avuto dubbi, ho sentito che era quello il ruolo che cercavo.

Per me un altro personaggio femminile, come sono state Virginia Woolf, Eleonora Duse e la Léa di Chéri, donne straordinarie che appartengono a questo secondo capitolo della mia vita.

Alessandra Ferri

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