All’Eurovision di Torino si canta per la pace, favorito il gruppo ucraino

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Quella italiana sarà un’edizione immersa appieno nella situazione geopolitica, con la Russia esclusa dai partecipanti. Polemiche sul ‘sole cinetico’ previsto sul palco e l’apartheid del panino’ per i volontari,

© @AGI – Il gruppo ucraino favorito all’Eurovision

AGI –  Nato negli anni Cinquanta con la volontà di unire l’Europa anche attraverso la musica mentre i Paesi erano alle prese con la ricostruzione post bellica, l’Eurovision Song Contest di Torino s’immerge appieno nella situazione gepolitica.

I bookmakers puntano su ‘Stefania’

Il tema al centro della manifestazione è la pace, la Russia è stata esclusa ci sarà invece l’Ucraina che i bookmakers annunciano come vincitrice con la Kalush Orchestra interprete  di ‘Stefania’, una canzone scritta nel 2021 con dedica alla mamma del leader del gruppo, diventata sui social e in radio l’inno di tutte le donne ucraine con figli e, per estensione, della resistenza della madre patria contro la Russia.

Il PalaOlimpico ospita dal 10 al 14 maggio la 66esima edizione del concorso, la terza in Italia, Paese designato dopo la vittoria dei  Måneskin con ‘Zitti e buoni’ dello scorso anno, come da regolamento dell’European Broadcasting Union (EBU), l’organizzazione che si propone di riunire e sostenere le radiotelevisioni pubbliche di tutto il mondo perché, si legge sul sito, “un servizio pubblico forte, imparziale e indipendente è un elemento fondamentale per la democrazia”.

Diodato, Mankeskin e Cinquetti tra gli ospiti

Quaranta i Paesi in gara, l’Italia viene rappresentata dai vincitori di Sanremo, Mahmood e Blanco con ‘Brividi’, tra i favoriti anche se un bis sarebbe clamoroso, e da Achille Lauro in corsa per San Marino dopo avere vinto il contest del piccolo Stato col brano ‘Stripper’.

Le due semifinali del 10 e 12 maggio e la finale del 14, saranno condotte da Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan. Il dietro le quinte riferisce di screzi tra la cantante italiana più ascoltata nel mondo, che avrebbe chiesto ben 12 cambi d’abito (fonte Dagospia), e l’ex volto di ‘X Factor’, infastidito perché teme di essere relegato al ruolo di valletto.  Tanti e soprattutto italiani gli ospiti. Durante la prima serata Diodato riproporrà ‘Fai rumore’ che cantò  nel 2020 nell’Arena di Verona deserta per le restrizioni dovute al Covid in un’esibizione che commosse il mondo. Quella fu l’unica edizione saltata della kermesse e al cantautore pugliese viene offerta la possibilità di far riascoltare live la sua hit.

La stessa sera sul palco anche il produttore Dardust, Dj Benny Benassi e Sophie and the giants. Guest star della seconda semifinale il trio del ‘Volo’ che partecipò nel 2015 arrivando al terzo posto mentre in finale si rivedranno un mito della canzone italiana, Gigliola Cinquetti, vincitrice nel 1964,  e i Maneskin che porteranno per la prima volta in tv il lor onuovo singolo ‘Supermodel’, in uscita il 13 maggio.

Il ‘sole’ non funziona a dovere

Capitolo polemiche: ricco e sorprendente, come si conviene a un evento che l’anno scorso ha incollato davanti alla tv 180 milioni di persone e che su Tik Tok, partner ufficiale, solo nei giorni prima dell’edizione torinese ha contato 4 miliardi di visualizzazioni.

Sui social, dove fioriscono pagine di appassionati dell’Eurovision, il tema più dibattuto è quello del ‘sole cinetico’, studiato dall’artista multimediale Francesco Molinaro. Sembra che gli archi mobili che compongono il sole  non riescano a muoversi abbastanza velocemente tra una performance e l’altra. La produzione ha comunicato alle singole nazioni che il sole avrà una mobilità ridotta durante le esibizioni e che alcune performance andranno modificate.

Tali e veementi sono state le proteste degli ‘Euorofan’ che l’EBU ha diffuso un comunicato in cui minaccia di segnalare alle autorità competenti gli account da cui provengono  insulti. Poi è diventata virale con strascico lungo di polemiche la mail in cui si chiede ad alcuni volontari (in tutto sono 700), quelli della Vip Lounge, di portarsi da casa il panino perché il servizio di catering è solo a uso degli invitati. Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha ammesso che è stata “una comunicazione infelice anche se quello che ci stanno trasmettendo i volontari è che sono estremamente contenti per l’esperienza”.

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