Angelus domenicale dal Gemelli per il Papa

Teocrazia e Cristianità oltre Tevere

Di

di Claudio Gentile

Teste alzate e occhi all’insù verso le finestre del decimo piano del Policlinico “Gemelli” di Roma per le decine di fedeli che, incuranti del caldo, questa mattina hanno atteso che il Papa si affacciasse per pregare insieme la preghiera dell’Angelus.

Alle 12, un po’ stanco e accompagnato ad alcuni bambini ricoverati nel vicino reparto di oncologia pediatrica, Papa Francesco è uscito sul balcone adiacente all’appartamento dove è ricoverato da domenica scorsa ed ha saluto la folla che lo attendeva.

Come avvenuto più volte già con San Giovanni Paolo II, anche Francesco non ha voluto rinunciare a recitare l’Angelus domenicale dall’ospedale e ha subito ringraziato tutti per la “vicinanza e il sostegno delle vostre preghiere”. “Grazie di cuore!” ha aggiunto. Subito dopo ha voluto far conoscere il suo “apprezzamento e incoraggiamento ai medici e a tutti gli operatori sanitari di questo ospedale e di altri ospedali” per il lavoro che svolgono ogni giorno accanto ai malati.

Il Papa domenica scorsa ha subito presso il “Gemelli” un intervento chirurgico al colon per una stenosi diverticolare sintomatica. L’esame istologico ha confermato la diagnosi ed ha escluso forme tumorali. Il decorso post-operatorio del Papa procede regolarmente e da alcuni giorni si alimenta e si muove autonomamente, ha ricominciato a lavorare e ha celebrato Messa nella cappella privata.

Alcuni episodi febbrili avevano preoccupato i sanitari, ma si sono ora conclusi e gli esami di routine non hanno evidenziato particolari problematicità.

Durante l’Angelus il Papa ha ricordato di aver “sperimentato quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c’è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti”.

Prima di rientrare, il Papa, facendo cenno alla Giornata del Mare, ha invitato a non immettere la plastica in mare: “Basta plastica in mare!” ha esclamato. Quindi ha rivolto un pensiero ad Haiti, dove qualche giorno fa è stato assassinato il Presidente e ferita sua moglie, auspicando che “cessi la spirale della violenza e la nazione possa riprendere il cammino verso un futuro di pace e di concordia”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube