Appello al Presidente della Repubblica

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Riceviamo e pubblichiamo

A seguito del pronunciamento della Corte d’Appello di Roma che respinge il ricorso presentato dalla famiglia Nucci disponendo conferma dell’assegnazione dei minori presso una casa famiglia, gli attuali tutori nominati (i nonni), coadiuvati  dagli zii, si domandano:

Perche’ un padre che ha messo solo in protezione i suoi figli, perche’ un padre che li ha solo tutelati, perche’ un padre che si e’ messo a disposizione dello stato pur non avendo fatto nulla di male ai bambini e solo  per amore dei stessi ha subito e continua a subire, un padre che li ha supportati economicamente in tutto insieme ai nonni e zii perche una madre e una nonna materna che fin dall inizio si sono disinteressate vengono premiate e ha pagare sono i minori?

perché sottrarre i minori da ambiente nel quale hanno trascorso serenamente oltre due anni della loro esistenza in una fase delicatissima, godendo dei massimi confort, del massimo sostegno e dei massimi servizi? Detto traumatico mutamento sarebbe, tra l’altro, ancora una volta provvisorio perchè suscettibile di successive modifiche a seguito dell’esito dell’udienza già fissata per il 17.11.2021.

Perche’ il Tribunale dei Minori non ha concesso una sospensiva in attesa del giudizio della Corte d’ Appello ignorando il senso di precarietà a cui in questo modo ha condannato i tutori ed i minori che potrebbero in qualunque momento essere obbligati a dare seguito a quanto imposto?

Perché non si è tenuto conte del fatto che l’affidamento dei minori ad un istituto produce “profonde ed irreversibili modifiche nelle relazioni tra i componenti del nucleo familiare”?

Perché si è preferito ignorare il forte attaccamento che i bambini dimostrano sia verso i nonni e gli zii paterni, tutti percepiti come figure di riferimento stabili ed affidabili? Perché porli di fronte alla possibilità di un nuovo traumatico distacco?

Perché si predilige una modalità che mette di nuovo i bambini in mano alla mamma sulla quale pende una diagnosi di distacco ed anaffettività nonché un provvedimento penale per maltrattamento nei confronti di uno dei due minori? Perché non si tiene conto del fatto che la madre è stata ritenuta un soggetto che, per le sue problematiche, non si cura della salute e del benessere psicofisico dei figli, come del resto dimostrano fatti inconfutabili come l’accertata scarsa igiene dentale, per quanto riguarda la bambina, e la malnutrizione per quanto riguarda il bambino?

Perché si è preferito non tener conto delle continue bugie raccontate dalla madre, dei suoi atteggiamenti provocatori giunti fino all’aggressione fisica nei confronti del padre dei bambini durante un soggiorno nella sua terra d’origine?

Perché non si è tenuto conto di un atto significativo come la richiesta di ricusazione delle CTU?

In nome del superiore interesse dei minori si sollecita una risposta ai numerosi quesiti la cui sospensione rischia di provocare danni maggiori di quelli che i bambini hanno già loro malgrado subito.

Redazione Corriere Nazionale

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