Attenti al Phishing: truffe online

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L’attuale periodo d’emergenza legato al Coronavirus ha fatto incrementare i tentativi di phishing.

Phishing, nome proprio, un tipo di truffa del mondo digitale, una parola parecchio discussa.

Oggi parecchi utenti stanno denunciando truffe online di questo tipo.

Ma vediamo come lo definisce il dizionario:

“Truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.), motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico”.

In pratica attraverso un’ e-mail ingannevole, il soggetto con falsa motivazione quale problemi di registrazione o di diversa natura, invita a cliccare su un link che rimanda in un sito web, apparentemente identico a quello della vostra banca o altro sito commerciale, con l’inganno di effettuare una registrazione. Appena l’utente inserisce i propri dati riservati, questi saranno disponibili ai criminali ma anche il vostro conto corrente in realtà.

Ovviamente esiste un altro modo, quello più subdolo, che sarebbe quello di inviare alla vittima un allegato, file con formato eseguibile, pdf o file testo in cui si nasconde in verità un codice malevolo, appena aperto l’allegato il virus avrà piena egemonia e come unico obiettivo avrà quello di carpire più dati sensibili possibili come credenziali d’accesso, parole chiavi, documenti riservati e il gioco sarà fatto.

STATE ATTENTI!!!

Nell’ultimo periodo stanno girando false informative e comunicazioni urgenti con trojan nascosti a tema COVID-19.

I truffatori non si fermano neanche in momenti delicati come questi.

In questo caso

Colui che porta avanti un attacco informatico del genere potrebbe essere denunciato per truffa e accesso abusivo a sistema informatico.

ART 615- ter – accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico:

“Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni”.

ART 640-ter- frode informatica:

“Chiunque, alterando in qualsiasi modo il funzionamento di un sistema informatico o telematico o intervenendo senza diritto con qualsiasi modalità su dati, informazioni o programmi contenuti in un sistema informatico o telematico o ad esso pertinenti, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 euro a 1.032 euro”.

ART 617- quater Intercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematicheIntercettazione, impedimento o interruzione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche:

“Chiunque fraudolentemente intercetta comunicazioni relative ad un sistema informatico o telematico o intercorrenti tra più sistemi, ovvero le impedisce o le interrompe, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni”.

Nel caso riceveste anche voi questi tipi di comunicazioni è di fondamentale importanza attenuarne la diffusione, segnalando il tutto al servizio antifrode della propria banca e facendo una denuncia tramite lo sportello per la sicurezza web della polizia postale.

Valerio Abbate

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