Auto addio, nel 2022 cambia tutto

Economia & Finanza

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Il mondo delle auto subirà moltissimi cambiamenti nei prossimi anni. E uno dei maggiori, anzi, il più grande sarà molto probabilmente incarnato dal fatto che in molti non vorranno più possederne una. Inizia così l’articolo del ‘Wall Street Journal’ che sembra decretare la fine delle vetture come quasi tutti le hanno conosciute, fino ad oggi: ovvero, non più uno status symbol, simbolo di indipendenza ma – in un certo senso – un peso lasciato parcheggiato per la maggior parte del tempo o imbottigliato nel traffico.

Questa rivoluzione, si sottolinea, sarà conseguenza del sempre più diffuso ricorso al car sharing ma anche dall’incombente sviluppo di vetture self-driving, quelle che si guidano da sole. Due elementi che cambieranno l’intero modello economico basato sulla proprietà dell’auto che, molto presto, sembrerà qualcosa di lontano, eco del secolo passato.

I PRODUTTORI – I produttori di automobili, intanto, starebbero già cercando nuove forme per sostenere le attività del futuro proprio perché, sottolinea il ‘WSJ’, “sempre meno persone sono disposte ad impegnarsi economicamente a lungo termine per un’automobile”.

LE STARTUP – E, naturalmente, ci saranno sempre più nuove start-up create per sviluppare i servizi che questo nuovo modello economico richiederà, dando vita probabilmente ad industrie attorno al self-driving (considerando che il car sharing è già in una fase avanzata di uso e di sviluppo).

LA PREVISIONE – “Tra 2022 e 2023 la maggioranza dei trasporti nelle grandi città sarà a richiesta, condiviso e probabilmente autonomo”, sostiene Aarjav Trivedi, chief executive della ‘Ridecell’, compagnia di San Francisco che si occupa di software per il car sharing.

LO STILE ‘AIRBB’ – E il papà di Tesla, Elon Musk, non sta a guardare. Ha un’idea molto chiara del futuro e si starebbe già preparando a creare una rete di proprietari di Tesla disposti a noleggiare le auto private: “Una sorta di affitto in stile Airbnb, ma su quattro ruote” sottolinea il quotidiano statunitense. Insomma, affittarla ad altre persone quando non è in uso.

NEL 2050 – Secondo alcune ricerche recenti, citate dal giornale, si prevede che questa ‘economia dei passeggeri’ potrebbe generare fino a 800 miliardi di dollari entro il 2035, arrivando a mettere in gioco addirittura circa 7mila miliardi di dollari nel 2050.

Dati e valori che spiegherebbero perché società come Apple, Amazon e Samsung stanno esplorando il campo. Alla società di Cupertino, ad esempio, è stata concessa la licenza di testare veicoli self-driving sulle strade della California.

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