Badanti di rientro da extra Ue: Zaia chiede il test

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Test obbligatori e gratuiti per le badanti che rientrano in Italia dai paesi extra Ue riprendendo il loro servizio nelle famiglie in Veneto. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia il quale ha sottolineato che per usufruire del servizio bisognera’ rivolgersi al sistema sanitario regionale, a partire dai medici di base. “E’ una maniera per proteggere gli anziani e i loro familiari”, ha detto Zaia, spiegando che “i tamponi verranno fatti in tempo reale”. Il rientro dai paesi extra Ue e’ previsto dal 1 luglio.

 “Attualmente in Veneto ci sono 22 focolai. Dal 31 maggio al 7 giugno ce n’erano 75, la settimana successiva 56, poi 35, quindi in questa settimana 22. Dunque non sono affatto aumentati i focolai, per noi focolaio significa due persone infette nello stesso contesto”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa presso la sede della Protezione Civile di Marghera (Venezia) sugli aggiornamenti per quanto concerne l’emergenza coronavirus. “Tredici dei ventidue focolai sono riconducibili a privati – ha continuato – gli altri nove nelle strutture per anziani. Due focolai importanti sono quello di Feltre con sei positivi e quello delle badanti moldave. Faremo un tampone gratuito a tutte le badanti: quando c’e’ una badante in arrivo questa dovra’ segnalarsi e faremo il tampone. Vengono da fuori, da altri sistemi sanitari e hanno rapporto con persone a rischio come anziani o malati”, ha detto Zaia. 

“In Veneto la sanita’ non guarda in faccia nessuno: si da’ assistenza in base a tutte le etnie, le confessioni religiose e le scelte sentimentali”, ha detto il presidente della Regione Veneto. Il governatore ha anche ricordato le prassi adottate per il contenimento del Covid-19: “I sintomatici – ha aggiunto – venivano testati tutti, non gli asintomatici, che pero’ sono stati isolati. A Vo’ Euganeo ho fatto fare il test a tutti i cittadini, una scelta radicale che ha pagato. Non abbiamo lasciato a piede libero alcun contatto stretto di positivi”, ha concluso.

“Pulizia delle mani, distanziamento e mascherine ci stanno dando una risposta confortante, limitando il numero delle persone costrette a ricorrere ad un ricovero o peggio alla terapia intensiva. Fa caldo, molto caldo, ma il parere dei virologi è ancora di mantenere le precauzioni anti contagio, prima fra tutte, l’uso della mascherina. Nonostante il fastidio della mascherina, soprattutto con il caldo di luglio, sono dell’idea che occorra proseguire con il suo mantenimento sino al 14 luglio. Come vedete anch’io la indosso, non senza sacrificio”. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha anticipato la nuova ordinanza della Regione Lombardia.

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