“Basta quote rosa, una minorazione per donne”, dice Eva Cantarella

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Per la storica si “statuisce, oltre ogni intenzione, una condizione di statica indispensabilità” e sottolinea che “siamo così forti che non abbiamo bisogno di tutor e magari pure maschi” 

© Serena Campanini / AGF 
– Eva Cantarella 

AGI – Basta quote rosa perché sono diventate “una minorazione delle capacità femminili”: ad affermarlo è la professoressa Eva Cantarella, ordinaria di Diritto romano e greco e scrittrice, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano.

“Siamo nella condizione di dire basta alle quote rosa, a questa formula che invece di liberare le donne statuisce, oltre ogni intenzione, una condizione di statica indispensabilità” ed “essere indispensabili per forza di legge è la negazione della forza e del potere della condizione femminile oggi in Italia”.   

Le quote rosa, ha osservato, “sono divenute, per paradosso, una minorazione delle capacità femminili” mentre “siamo così forti che non abbiamo bisogno di tutor e magari pure maschi”.

Così, secondo la professoressa Cantarella l’esatta parità aritmetica tra l’uomo e la donna non è altro che “un fenomeno soprattutto mediatico, con fiumi d’inchiostro a commentare ogni temuta discriminazione” mentre “la forza dell’identità femminile è tale che all’uomo non resta, per affermare il proprio potere, che ricorrere a quella biologica. Con la sua forza fisica intende regolare i conti”, ha concluso. 

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