Bialetti a rischio chiusura?

Economia & Finanza

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Non se la passa bene la Bialetti, azienda simbolo della storia italiana. I conti in rosso emergono dai ‘risultati consolidati al 30 giugno 2018’. “I ricavi consolidati del primo semestre 2018 – si legge nella nota – sono pari a 67,3 milioni di euro rispetto a 76,6 milioni di euro del medesimo periodo del 2017 e registrano una riduzione del 12, 1%. “Il risultato netto di Gruppo del primo semestre 2018 è negativo per 15,3 milioni di euro rispetto al risultato negativo di 1,6 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente”.

Numeri che risentono “principalmente della generale contrazione dei consumi – spiegano dall’azienda nel comunicato -, che si è registrata sul mercato interno ed estero, nonché della situazione di tensione finanziaria che ha determinato ritardi nell’approvvigionamento, nella produzione e nelle consegne di prodotti destinati alla vendita”.

E’ il 1933 quando dal genio di Alfonso Bialetti viene alla luce Moka Express. Dal design Art Decò rivoluziona il modo di preparare il caffè a casa e permette all’azienda, grazie anche all’ambizione dei figlio Renato, di affermarsi immediatamente tra i principali produttori italiani di caffettiere.

La notorietà del marchio viene ulteriormente consolidata grazie ai rilevanti investimenti pubblicitari su Carosello, noto programma televisivo italiano, e alla comunicazione incentrata sull’immagine dell”Omino con i baffi’, nato negli anni ’50 dalla matita di Paul Campani, che ne diviene il simbolo e tutt’oggi è presente sia sul marchio del Gruppo Bialetti Industrie che applicato sui prodotti del brand Bialetti.

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