Biden sta portando gli Stati Uniti verso una iperinflazione

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Lo scenario che aveva prospettato il famoso investitore americano Michael J. Burry, ispiratore del film “The Big Short” del 2015, sta riproponendosi, ma questa volta in veste più drammatica.

La filosofia dei post Keynesiani MMT, “Modern Monetary Theory), secondo il quale i governi non rimarranno mai senza denaro, perché saranno loro stessi a stamparlo per le esigenze della spesa pubblica, non contempla, però, il pericolo che ne deriva, ovvero la distruzione della valuta attraverso l’iperinflazione.

Questo pericolo è diventato reale per gli Stati Uniti, dopo la richiesta dell’amministrazione Biden, di approvare ulteriori corposi aiuti militari all’Ucraina da parte del Congresso americano. Il mercato azionario è sull’orlo del baratro  a causa della speculazione dilagante e delle spese fuori controllo con denaro preso in prestito.

Con l’ “Operazione Speciale” in corso in Ucraina, l’indice S&P 500 e i livelli di debito marginale sono entrambi in caduta libera. Il mercato danza pericolosamente. Il noto investitore Burry divenuto famoso per la sua scommessa da un miliardo di dollari sul crollo del mercato immobiliare statunitense a metà degli anni 2000, a cui si ispira il film  di Christian Bale “The Big Short”, lo ha previsto nuovamente. Ma l’Amministrazione Biden sembra non tenerne conto, continua a finanziare con armi l’Ucraina, senza pensare all’impoverimento del popolo americano. Burry ha avvertito del fiume che sta tracimando, come fece nel 2000 per la bolla immobiliare, ma Wall Street oggi come allora ignora i suoi preziosi avvertimenti. Burry ha apposto sul suo profilo di Twitter il nome di Cassandra, in riferimento alla sacerdotessa della mitologia greca che è stata maledetta per aver enunciato vere profezie ma per non essere stata mai creduta.

pic.twitter.com/Bdw1CDn3Yf

Stranamente da Twitter sono scomparsi i suoi tweet di avvertimento.

People say I didn’t warn him last time. I did, but no one listened. So I warn this time. And still no one listens. But I’ll have the evidence I warned.

Consumers don’t expect #inflation. This is a graph of consumers’ 5-year inflation expectation, going back to the last major. Half of us weren’t alive during the last one. Also, betting on inflation was a #widowmaker trade on Wall Street.

 

https://t.co/CFsaF4z5rq pic.twitter.com/ixBKVDS6bW

 

Che i tweet scomodi scompaiono lo sappiamo, ne ha fatto le spese anche il presidente Donald J. Trump, con cui sono andati anche oltre, chiudendogli l’account.

Alcuni di questi interessanti tweet recuperati, abbracciano un range di tempo che va da febbraio 2021 a febbraio 2022.

The US government is inviting inflation with its MMT-tinged policies. Brisk Debt/GDP, M2 increases while retail sales, PMI stage V recovery. Trillions more stimulus & re-opening to boost demand as employee and supply chain costs skyrocket. #ParadigmShift

 

https://recision.files.wordpress.com/2010/12/jens-parsson-dying-of-money-24.pdf

“The life of the inflation in its ripening stage was a paradox which had its own unmistakable characteristics.

One was the great wealth, at least of those favored by the boom..Many great fortunes sprang up overnight…The cities, had an aimless and wanton youth”

 

“When dollars might as well be falling from the sky…management teams get creative and ultimately take more risk.. paying out debt-financed dividends to investors or investing in risky growth opportunities has beaten a frugal mentality hands down.”

 

Triffin’s Dilemma. Consider this as China’s GDP passes the US this decade, and US debt forces the debasement of the dollar faster than others. Much like the #FlyingDutchman, the global fiat system must have a captain, no matter how #heartless the transition.

 

#BTC does not solve Triffin’s Dilemma, as a global fiat economy is relative and requires liquidity on the scale of the largest economies in the world. This is why Switzerland cannot be a reserve currency. The heart of the fiat system goes to the next GDP champion. #flyingdutchman

 

L’investitore Burry ci mette in guardia, il dollaro ha seri problemi, l’economia già in grave crisi, è  ulteriormente peggiorata per il conflitto in Ucraina, l’Amministrazione Biden ha dirottato i fondi per il sostegno ad imprese e cittadini, verso aiuti militari in Ucraina. Gli Stati Uniti veleggiano con vento forza 7, in equilibrio precario. Gli eventi del 2007 ritornano, come ha ben detto l’investitore Burry, ma molto più robusti. Il tesoro americano,

per far fronte agli aiuti militari in Ucraina, si e avviluppato in un ingranaggio pericolosissimo per il paese, ha messo a pieno regime le rotative dell’Agenzia governativa del Tesoro, la Bureau of Engraving and Printing, per stampare un surplus di carta moneta. Gli Stati Uniti vanno verso una iperinflazione, il Tesoro non sarà in grado di onorare i suoi debiti. Le casse del Tesoro sono già state sollecitate pesantemente durante la pandemia. Trump è stato costretto nel 2020 a firmare il disegno di legge per sostenere i cittadini e imprese in difficoltà. Non può pensare Biden che stampando denaro si risolvono i problemi, sicuramente si, nel breve periodo, ma nel medio e lungo periodo, sarebbe terribile per tante persone che perderebbero tutto. Una iperinflazione negli Stati Uniti avrebbe ricadute pesantissime sulla debole economia europea, in quanto gli Stati Uniti potrebbero usare la guerra come escamotage per non onorare i debiti in corso. E se così fosse, i paesi membri più deboli dell’Europa, tra cui l’Italia, verrebbero risucchiati nel baratro, senza avere la forza necessaria per poter riemergere. Pensateci attentamente, il futuro per noi italiani stampellati non è affatto roseo.

 

Maurizio Compagnone

Analista

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