Bimba di 10 anni trovata positiva alla cocaina

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Nella provincia di Monza e Brianza, una bambina di 10 anni è stata ricoverata in ospedale poiché risultata positiva agli stupefacenti. Come commenta il primario di psichiatria Antonio Amatulli: “Quando abbiamo visto questa ragazzina di 10 anni, agitata, nervosa, e dopo scoperto che faceva uso di droga alla sua età, siamo rimasti a bocca aperta”. La giovane, che assumeva cocaina, è giunta in pronto soccorso con chiari sintomi di astinenza da stupefacenti. Ora è ricoverata presso una struttura terapeutica protetta che si occupa di recupero dalla dipendenza di minori.

C’è chi punta subito il dito contro una famiglia degradata, con problemi economici e affettivi, il classico esempio di situazione familiare a cui si associa un possibile dipendenza da droghe, ma non è questo il caso. La famiglia è normalissima, colpevoli di essere spesso al lavoro e dunque di trascurare la giovane, una circostanza che purtroppo non è così isolata. La bambina, spesso sola, era solita passeggiare ed è in queste situazioni che qualcuno potrebbe averla convinta ad acquistare sostanze e a farne uso, iniziando prima con spinelli per poi passare alla cocaina. La droga veniva acquistata con i soldi della paghetta da parte di pusher che non si sono fatti scrupoli vista la giovanissima età della ragazza.

Il problema è che l’uso precoce di sostanze è ormai la regola e non l’eccezione. Sempre più ragazzini iniziano da giovanissimi a fare uso di droghe, spesso utilizzate come rimedio all’abbandono. Le indagini mostrano come ci sia un massiccio aumento dell’abuso di nuovi mix psicoattivi tagliati con sostanze sintetiche per aumentarne la potenza. Un altro allarme lanciato vede il ritorno sul mercato di una delle droghe che sembrava essere confinata agli anni 90: l’eroina.

Il problema è soprattutto la disponibilità immediata di queste sostanze che sono alla portata di chiunque, anche di giovanissimi che non riescono ancora a comprendere le conseguenze dell’assunzione di droghe. Mancano gli investimenti sulla prevenzione, sulla sensibilizzazione al problema che viene aggirato grazie all’aumento di forze dell’ordine sulle strade volte a fermare il fenomeno, ma senza risultati. Per ogni maxi sequestro di sostanze, altrettante quantità vengono reimmesse sul mercato, un business che non conoscerà mai una fine fino a quando ci sarà un mercato in cui venderla e consumatori disposti a comprarla. La storia di questa ragazzina non è altro che la conseguenza di un sistema marcio che non conosce etica.

Di Sara Carullo

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