Bomba nucleare tattica sul Mar Nero? Irrazionale!

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Bomba nucleare tattica – Le dichiarazioni di qualche militare di altissimo grado su un Putin che potrebbero lanciare nel mar Nero un ordigno nucleare tattico, cioè utilizzabile su campo di battaglia, per un’eventuale guerra atomica limitata sarà anche frutto d’intelligence, ma irrazionale se solo si pensa al contesto militare globale e agli effetti ambientali e militari che, genererebbe.

Io mi rifiuto di credere, ma proprio facendo riferimento all’egoistico, naturale spirito di conservazione, che possa accadere un confronto nucleare considerando proprio la gravità dei numeri di testate nucleari esistenti.

Nonostante le forti diminuzioni realizzare in questi quaranta anni, restano operative 15 mila bombe atomiche che, possono essere lanciate attraverso l’uso di vari vettori e piattaforme.

Bombe atomiche possedute per il 92% da Russia e Stati Uniti e il restante 8% da Cina, Francia, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele.

Si tenga inoltre presente che altri 126 mila ordigni possono essere confezionati essendo disponibili 1370 tonnellate di uranio arricchito e 500 tonnellate di plutonio estratto dal combustibile irraggiato.

Bastano dai 5 ai 15 Kg di uranio 235 e da 1 a 5 Kg di plutonio 239, per costruire un ordigno nucleare.

E la corsa a rendere più efficiente la corsa nucleare esistente continua

Quale è la specificità di una arma nucleare?

Essere strumento di distruzione di massa perché:

1) potenza distruttiva enorme se solo si pensa che, un chilo di uranio o di plutonio siano equivalenti, in termini di energia liberata a quella di 20 mila tonnellate di tritolo;

2) non esistono forme di difesa o di prevenzione, rispetto agli impatti sanitari; 3) sull’ambiente la contaminazione radioattiva rimane, per tempi lunghissimi.

Qualcuno ha detto che un’arma nucleare è uno strumento di suicidio e genocidio.

Sono trascorsi 67 anni dal lancio su Hiroshima di “Little Boy” da 60 Kg di uranio 235 e su Nagasaki di 6,4 Kg di plutonio 239.

Esistono molti studi che, analizzano il rischio collegato all’uso di armi nucleari sia su base accidentale sia volontaria

Gli studi e le ricerche riguardano l’Istituto di Ricerca per il Disarmo delle Nazioni Unite, l’Istituto di Ricerca Internazionale per la Pace di Stoccolma.

Infine, la pubblicazione dell’Accademia delle Scienze degli Stati Uniti dell’aprile 2020 dal titolo “Meeting the Challenges of a New Nuclear Age

                                           (Affrontare le sfide di una nuova era nucleare)

coordinata da Leopold della Columbia University e Chiba della Princeton University-

La pubblicazione ha impegnato fisici, statistici, esperti di sicurezza e ricercatori politici.

Sono valutati gli effetti di una guerra nucleare globale e la sollecitazione a impegnarsi tutti

Per evitare l’inverno nucleare quale conseguenza di rilevanti impatti ambientali e climatici in un confronto Russia /USA, utilizzando le armi attuali consentite dal Trattato New Start.

Tutto l’emisfero Nord sarebbe segnato da temperature sottozero per molti anni.

Valutazioni queste effettuate utilizzando modelli avanzati usati sia da IPCC che dalla NOAA.

La ragione conservativa di specie, la certezza di autodistruzione dovrebbe indurre popoli, rappresentanti politici, organizzazioni internazionali a definire il numero massimo di ordigni nucleari con connessa massima potenza, per evitare quell’inverno nucleare.

Emerge da studi e ricerche la denuncia dei fallimenti verificatisi nel corso di questi 60 anni dei vari accordi di limitazione delle armi nucleari.

Il primo piano è del 1946 approvato dall’ONU e conosciuto come Piano Baruch, il Piano Kennedy di 17 anni dopo, quello di Gorbaciov del 1986.

L’unico sopravvissuto è l’NPT vigente da mezzo secolo e tratta del disarmo nucleare e della non proliferazione.

Infine, ricordo dopo essere rimasto allibito, ascoltando un esponente del Governo che ignorava l’esistenza in Italia di ordigni nucleari.

Aggiungo che oltre a ordigni nucleari a fissione ce ne sono 90 che sono bombe all’idrogeno o bomba H o bomba termonucleare.

https://www.repubblica.it/esteri/2013/04/21/news/usa_11_miliardi_per_adeguare_le_atomiche_agli_f-35-57197605/

https://www.panorama.it/news/armi-nucleari-italia

 

Erasmo Venosi

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

 

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