Botta e risposta come con Don Camillo e Peppone, tra Decaro e Giancaspro

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Come nelle parodie di Don Camillo e Peppone a Brescello. Ma stavolta siamo a Bari e i personaggi sono Giancaspro, Presidente del FC. Bari 1908, e Antonio Decaro, Sindaco di Bari. Una continuità politica, del resto, con la celebre pìece teatrale vernacolare tra Matarrese ed Emiliano di qualche anno fa.

Succede che il Bari esce con un comunicato stampa dai toni perentori e decisi sul problema stadio e il Comune, dopo qualche ora, non si fa attendere uscendo con una replica altrettanto dura.

“Non risultano condivisibili le dichiarazioni dei rappresentanti del Comune, basate sull’inappropriato richiamo di differenti strumenti normativi circa la pretesa insufficienza dei documenti presentati”. Quei documenti presentati alla stampa qualche giorno fa, non sarebbero altro che uno sviluppo dello studio di fattibilità del 2005 e approvato nel 2009 e, come tali, considerati – prosegue il comunicato stampa biancorosso – “idonei a consentire l’immediata indizione della conferenza di servizi preliminare”.

Per quanto concerne, invece, il presunto copia ed incolla del progetto, nello stesso comunicato si legge: “Lo studio di fattibilità presentato da F.C. Bari 1908 S.p.a. contiene un mero errore materiale, quanto alla rielaborazione e proiezione di alcuni dati desumibili dalle ricerche effettuate in casi simili, per il quale la società intende scusarsi pubblicamente con Cagliari Calcio S.p.a., precisando in ogni caso che i pochi dati riferibili a casi simili risultano già sufficientemente diffusi e comunemente utilizzati. Quel che è certo è che il predetto errore attiene ad un aspetto del tutto marginale dell’intervento ipotizzato, peraltro agevolmente individuabile ed emendabile, che non inficia in alcun modo l’individualità e la piena rispondenza alla legge del contenuto sostanziale e complessivo dei documenti presentati, né giustifica le espressioni offensive adoperate da alcune testate giornalistiche, già rimesse al vaglio dei legali della società per ogni valutazione, unitamente al contenuto di alcuni precedenti articoli, a loro volta viziati dalla pubblicazione di notizie non rispondenti alla realtà dei fatti.”

Nello stesso comunicato viene smentito il debito TARI da parte del Bari e, relativamente all’uso del San Nicola per l’imminente prossimo campionato di B, il Bar, nella persona del suo Presidente Cosmi Giancaspro, si mostra pronto a versare un canone di volta in volta ad ogni gara interna a patto che il Comune si accolli i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria impegnandosi, altresì,  a risolvere la “querelle” rimborsi  ammontanti a circa 2 milioni di euro.

“Il comunicato del sig. Cosimo Giancaspro – si legge sulla nota di replica a cura del Sindaco – è intollerabile nei toni e nei contenuti. Lo stesso appare strumentale e proietta un’ombra di preoccupazione sul futuro che Giancaspro sta disegnando per la società. Il Comune ha sempre offerto la massima collaborazione ed ha sempre curato di impostare un dialogo garbato e sereno con la FC Bari calcio”.

Al momento – prosegue la nota – il Comune ha ricevuto solo una richiesta generica di realizzare lavori importanti di adeguamento dell’impianto sportivo dal costo di circa 150 milioni di euro, con la possibilità di realizzare nuovi volumi e utilizzare lo Stadio San Nicola per 90 anni. In Italia, nessuna società calcistica e nessun presidente possono pretendere che una richiesta generica e priva dei requisiti minimi possano obbligare la città, che è proprietaria dell’impianto, ad affidarlo sulla fiducia”.

Se potessi, come ho più volte detto darei le chiavi dell’impianto alla società. Ma, mi dispiace, il sig. Giancaspro è soggetto alla legge come lo siamo noi e dovrà fare ciò che viene richiesto dalla normativa. Questo significa che dovrà presentare un progetto, che non sia una raccolta di calcoli di seconda mano, e dovrà fare capire, non a me, ma alla città chi sono i suoi finanziatori. Di tutto questo ad oggi non c’è traccia nella proposta presentata”.

“Non ho nessun interesse – prosegue Decaro – a giocare una partita di poker con il sig. Giancaspro, specie se è al buio e specie se la posta è un bene pubblico. Un’iniziativa imprenditoriale seria si valuta anzitutto dai comportamenti. Il comunicato diffuso oggi è una sgrammaticatura e per me non è un buon comportamento. Chi utilizza l’impianto, fino addirittura a volervi risiedere non può sottrarsi a pagare le spese di manutenzione. Le stesse non si possono scaricare sulle tasche dei cittadini. Tuttavia non mi farò prendere da sentimenti di ripicca e sono sicuro lo stesso farà il Consiglio Comunale. Accompagneremo la proposta quando la stessa diventerà seria”.

“Fino ad allora – infine – il sig. Giancaspro dovrà rispondere, spero più garbatamente, alle osservazioni del Comune come alle critiche della stampa. Questa è ancora una comunità che discute dei suoi beni ed ha tutto il diritto di esprimere le sue opinioni, anche quando queste non piacciono”.

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