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Brunetta e la riforma che piace tanto ai produttori di vino

Economia & Finanza

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alle ore: 03:47

Il ministro: “Abbiamo bisogno di un sistema semplificato. Ben vengano i controlli, ma non come sistema vessatorio. Per questo รจ importante poterli programmare, in modo che non creino problemi durante le fasi di lavoro”.

di Alberto Ferrigolo

ยฉ GLORIA IMBROGNO / NURPHOTO / NURPHOTO VIA AFP – Renato Brunetta

AGI – “Abbiamo bisogno di un sistema semplificato”, ha sottolineato il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta nel ricordare che oltre ad essere ministro, da dieci anni รจ egli stesso un produttore di vino. Per poi sottolineare una richiesta che, in particolare, sta molto a cuore al settore: “Cercherรฒ di portare a casa questa riforma entro lโ€™autunno, perchรฉ non รจ accettabile dover compilare due volte i moduli con le stesse dichiarazioni di vendemmia”. Il contesto in cui il ministro della Pa ha fatto questa promessa e assunto questo impegno con il settore vitivinicolo รจ quello dellโ€™Assemblea generale di Federvini, che si รจ svolta a Roma lo scorso 8 giugno.
Ma Brunetta non sโ€™รจ fermato qui: ha parlato anche di controlli in cantina, per dire che la proposta รจ quella che si basa su di un modello comportamentale cooperativo: “Ben vengano i controlli, ma non come sistema vessatorio.ย Per questo รจ importante poterli programmare, in modo che non creino problemi durante le fasi di lavoro”, ha specificato Brunetta, che sโ€™รจ poi concentrato sullโ€™abolizione del contrassegno sui prodotti destinati al mercato nazionale, ciรฒ che chiama in causa anche lโ€™Agenzia delle entrate. Una volta verificata la fattibilitร , si dovrebbe prevedere la possibilitร  di digitalizzare completamente anche i dati delle aziende.

Le affermazioni del ministro sono di fatto in linea con le richieste avanzate da Federvini, che da tempo sollecita lo snellimento degli oneri burocratici e gli incentivi di natura fiscale, con lโ€™obiettivo di migliorare la competitivitร  delle aziende italiane, in particolare sul mercato estero, specie ora che รจ in corso il conflitto russo-ucraino con le sue ricadute sui prezzi e sui rincari che fanno del presente un momento di grande incertezza.

Infatti,ย proprio in forza dei diversi sistemi fiscali, al momento per una cantina diventa complicato poter spedire il vino direttamente al consumatore finale al di fuori dallโ€™Italia, salvo avere un rappresentante fiscale allโ€™interno di ogni mercato di destinazione. Per questo le semplificazioni diventano indispensabili. A partire dal completamento, in Europa dellโ€™armonizzazione del mercato interno sulle vendite a distanza, oggi rese difficoltose dagli adempimenti burocratici in essere che rendono davvero complicato il commercio elettronico dei nostri prodotti. “Oggi non รจ piรน possibile precludersi un canale nuovo sempre piรน forte, per motivi legati alla burocrazia”, รจ stato piรน volte sottolineato nel corso degli interventi alle assise Federvini.

Una particolare attenzione รจ stata dedicata ai meccanismi inflattivi che, secondo una ricerca ad hoc condotta dallโ€™Osservatorio Federvini, in collaborazione con Nomisma e Tradelab, “fa scendere i consumi interni”. Nel tracciare lo scenario dei consumi domestici, la ricerca sottolinea come i mesi che verranno non saranno affatto facili, proprio per il conflitto russo-ucraino che ha dato la spinta ad un fenomeno inflazionistico giร  in corso, con rincari che riguardano un poโ€™ tutti i segmenti: petrolio, energia elettrica, fertilizzanti e materie secche.

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