Brutta gara del Bari che esce sconfitto a Foggia

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Noi dobbiamo essere onesti nello scrivere, e mai come oggi abbiamo l’obbligo di evidenziare la brutta prestazione dei biancorossi. Certo, una sconfitta non fa testo, c’è tempo per recuperare nonostante la Ternana comincia a profumare di fuga, ma è inutile far drammi, del resto, come scriviamo da tempo, è bene dimenticarsi del record di imbattibilità dello scorso anno, quest’anno son da mettere in preventivo delle sconfitte. Un anno non è come un altro. E’ bene metterselo in testa e prima lo si mette meglio è per tutti.

Il Bari non è entrato in campo mentalmente, non si può perdere una gara del genere al cospetto di un avversario davvero modesto ma dal cuore grande “così”, non può una squadra che punta alla vittoria del torneo avere 50 minuti a disposizione senza raddrizzare uno svantaggio di un gol. No. Troppo brutto questo Bari per essere tale. Molti giocatori non hanno dato l’apporto che ci si aspettava.

Troppa presunzione in campo, forse credevano di fare un sol boccone dei satanelli che, invece, hanno mandato all’inferno i galletti. Netto il calo di concertazione che nessuno si aspettava, mai i baresi si son vestiti in tuta da operai, mai che si siano sporcati le mani, mai un tiro in porta, mai in pressione, nemmeno nel finale si è assistito al pressing che di norma c’è, sempre passivi, rinunciatari, sempre sovrastatati dal punto di vista fisico, zero agonismo, insomma, una gara persa meritatamente non tanto per quel che ha combinato, in termini di occasioni gol, il Foggia, quanto per quel che non ha combinato il Bari. Diciamo che è giusta la sconfitta del Bari più che meritata la vittoria del Foggia. Ecco, forse questa è la frase più giusta.

E pensare che i foggiani sono stati presi a pallonate da tutti. Era una anonima “y” prima di iniziare il campionato. Doveva arrivare il Bari a risolver loro la crisi. Ecco la puntuale legge di Murphy: il Bari torna un po’ all’antico, allorquando, in queste tipologie di gare, ha sempre resuscitato gli avversari moribondi, con tutto il rispetto per il Foggia che ci ha messo impegno meritando la vittoria, sia inteso.

Son bastati un po’ più di grinta e tanta voglia di fare per stendere i biancorossi, mai primi sul pallone, mai in pressing, insomma mai in tutto. E’ mancato tutto, al di là della sconfitta su rigore, un atteggiamento rinunciatario che nessuno si aspettava.

Unico squillo del Bari un palo di Antenucci nel primo tempo, poi il nulla. Anche da parte del Foggia, inutile nasconderlo, il nulla prima e dopo il rigore decisivo.

Fa rabbia perdere gare così perché una sconfitta ci sta, capita, soprattutto nei derby, la si deve mettere in preventivo, ma perdere contro questo Foggia, con questo atteggiamento no.

Forse una sconfitta che fa più rabbia che male, una sconfitta, forse, salutare che serve a prendere coscienza della realtà e che fa capire che il campionato sarà duro, molto duro.

Che dire, sempre per mera obiettività, occorre evitare piagnistei, polemiche, magari criticare si, quelle se le merita tutte il Bari, ma è inutile far drammi, il campionato è lungo e una Reggina non ci pare che si sia quest’anno.

 

Massimo Longo

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