Bruxelles: “Condividiamo gli stock di gas in caso taglio forniture dalla Russia”

Economia & Finanza

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La Commissione al lavoro sul piano d’emergenza da approvare entro il 18 maggio.

© YANG LINHUA / IMAGINECHINA / Afp –  Impianto gas

AGI – La Commissione Ue chiederà ai Ventisette di condividere il gas in caso di taglio improvviso delle forniture da parte di Mosca. Lo scrive El Pais ricordando il piano di risparmio energetico a cui lavorano a Bruxelles e che la Commissione vuole approvare il 18 maggio.

In caso di emergenza le misure riguarderanno quasi tutti i partner Ue perché quelli che hanno altre fonti di approvvigionamento dovranno condividere il loro gas con i Paesi rimasti a secco dal taglio russo.

Bruxelles ovviamente chiederà anche un razionamento energetico, a partire dal settore industriale, e che le misure di razionalizzazione siano applicate in modo tale che le imprese di un Paese meno colpito non abbiano un vantaggio competitivo rispetto a quelle dei Paesi messi più in difficoltà dai tagli di Mosca.

Bruxelles ha già annunciato l’intenzione di ridurre di due terzi la sua dipendenza dal gas russo entro la fine dell’anno e punta a mettere fine completamente alla sua dipendenza entro cinque anni. Una dipendenza che è pesante (decisamente di più rispetto a quella di petrolio o carbone) visto che l’Ue fa affidamento sulla Russia per il 40% delle sue forniture di gas.

La Commissione europea ha già presentato una proposta legislativa che impone agli Stati membri di garantire che i loro depositi di gas sotterranei siano riempiti almeno fino all’80% della capacità entro il primo di novembre prossimo.

Gli operatori dei siti di stoccaggio dovranno segnalare i livelli di riempimento alle autorità nazionali e gli Stati membri monitorare i livelli di riempimento su base mensile e riferire alla Commissione.

La garanzia di una quantità sufficiente di gas negli stoccaggi sarà una responsabilità comune. La proposta della Commissione mira a garantire che gli stoccaggi di gas possano essere condivisi in tutta l’Ue, in uno spirito di solidarietà (tanto che gli Stati membri senza impianti di stoccaggio saranno tenuti a garantire che il gas sia immagazzinato in altri Paesi dell’Ue oppure a sviluppare un meccanismo di condivisione degli oneri con uno o più Stati membri con impianti di stoccaggio).

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