Caos procure. L’Anm, ‘Fuzio si dimetta’. Palamara, ‘ho commesso errori

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Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede “in queste ore sta vagliando attentamente la situazione che vede coinvolto il procuratore generale della Cassazione, Riccardo Fuzio”, lo fanno sapere fonti di via Arenula, che rivelano come a chi ha potuto sentirlo, il ministro, “completamente immerso nei lavori sulla riforma del Csm”, “ha rappresentato una grande preoccupazione rispetto alla delicatezza istituzionale della vicenda”. Bonafede, “per tale ragione, avrebbe chiesto agli uffici di analizzare la questione sotto tutti i profili”. 

L’udienza a carico di Luca Palamara davanti alla sezione disciplinare del Csm è stata aggiornata al 9 luglio.La difesa del pm ha presentato istanza di ricusazione nei confronti non solo di Sebastiano Ardita, come era stato preannunciato, ma anche di Pier Camillo Davigo, entrambi membri (di Autonomia e indipendenza) del collegio chiamato a giudicare il magistrato. Per questo l’udienza è stata rinviata senza entrare nel merito della richiesta di sospensione di Palamara, indagato per corruzione a Perugia. 

“Ho fatto parte di questo sistema condividendone pregi unitamente alla piena consapevolezza dei difetti, dell’esistenza dei quali pero non posso assumermi da solo tutte le responsabilità”. Lo afferma il pm Luca Palamara nella memoria depositata nell’udienza della sezione disciplinare del Csm chiamata a decidere sulla sua sospensione. “Nella consiliatura dal 2014 al 2018, rivendico però con orgoglio di aver contribuito alla nomina di importanti e valorosi magistrati negli uffici giudiziari più̀ importanti del Paese. Errori sicuramente ne sono stati commessi – sottolinea l’ex presidente dell’Anm- Su questo ha sicuramente inciso la sfrenata corsa al carrierismo conseguente all’abolizione del criterio della anzianità̀ e all’abbassamento dell’età pensionabile a 70 anni nonché́ la gerarchizzazione degli uffici requirenti che ha aumentato ruolo e poteri del Procuratore della Repubblica anche nel rapporto con la Polizia Giudiziaria”.  

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