Carcere Campobasso: trasferiti gli 8 detenuti facinorosi

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 Saranno immediatamente trasferiti in altri istituti penitenziari gli otto detenuti che ieri sera hanno provocato gli incidenti e le tensioni verificatesi nel carcere di Campobasso: il detenuto che ha innescato la protesta sarà portato in un carcere extradistretto, gli altri sette in istituti nel territorio del Provveditorato. Il trasferimento è previsto dalla circolare sul trasferimento dei detenuti per motivi di sicurezza, varata nell’ottobre scorso dal Capo del DAP Francesco Basentini.

La protesta è iniziata poco prima delle 19, quando il suddetto detenuto, brandendo un bastone nella sezione al secondo piano, minacciava di autolesionarsi con una lametta appoggiata sul collo. A quel punto iniziava a danneggiare il posto di servizio dell’agente con l’annesso bagno e i finestroni del corridoio. Successivamente, scendendo le scale, faceva lo stesso con le plafoniere, i vetri delle finestre, le telecamere di vigilanza e il quadro elettrico al piano terra. Subito intervenivano sul posto alcuni agenti e il vice comandante che, tuttavia, non riuscivano a far desistere il detenuto dai suoi propositi bellicosi. Anzi, appena il vice comandante si allontanava per riferire informazioni al Direttore, il detenuto risaliva velocemente al secondo piano e, aiutato da altri sette compagni, bloccava il blindato d’ingresso alla sezione con un cavo ricavato dalle telecamere danneggiate, appoggiandovi poi dei materassi ai quali dava fuoco.

Le fiamme venivano immediatamente spente dagli agenti con gli estintori, ma il fumo che si sprigionava copioso e i ripetuti tentativi da parte del vice comandante, convincevano i detenuti barricati all’interno ad aprire il blindato e a far defluire tutti i detenuti della sezione, una ventina, nel cortile dei passeggi.

Nel frattempo giungevano sul posto il Direttore e il Comandante titolare, che iniziavano a parlare con i detenuti, tranquillizzandoli, e successivamente riuscivano a far rientrare la protesta, riportando la situazione alla normalità e i detenuti nelle proprie celle, senza altri incidenti o danneggiamenti. In poco tempo veniva ripristinata la piena funzionalità del quadro elettrico danneggiato e la tranquillità all’interno dell’istituto.

Sugli effettivi motivi della protesta sono in corso accertamenti da parte del Dipartimento e del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.

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