Caro Mino, qui o si fa il Bari o si muore

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“Caro Nino, qui si fa l’Italia o si muore”. Così diceva Giuseppe Garibaldi, rivolgendosi a Nino Bixio, in occasione della cruenta guerra di Calatafimi, rispondendo al timore che potesse essere impossibile resistere alla prepotenza borbonica. Così dicasi in casa Bari: oggi è una giornata cruciale per le sorti del club biancorosso: o dentro o fuori, insomma. Se entro la mezzanotte di oggi non si dovesse adempiere alla ricapitalizzazione deliberata lo scorso 15 giugno dall’assemblea ordinaria per la cifra di 4,6 milioni di Euro, il Bari sarebbe sull’orlo di una pericolosissima crisi da cui sarebbe quai impossibile uscirne indenni.

Sicché dopo vari appuntamenti qua e là per l’Italia e per l’Europa, Giancaspro ce l’ha messa tutta per tentare di salvare il Bari, e così, da indiscrezioni, dovrebbe avercela fatta tanto che – pare – ieri avrebbe preavvertito il Notaio Labriola per stilare un atto volto alla regolare ricapitalizzazione.

E’ altresì evidente che nell’ipotesi Giancaspro non dovesse farcela, nonostante i suoi sforzi per garantire la sopravvivenza del club, perderebbe di fatto le redini del Bari mandando al macero tutti i vari investimenti effettuati fino adesso, vale a dire i famosi 15-16 milioni di Euro.

Sembra certa, intanto, la notizia che lo stesso Presidente abbia regolarmente pagato gli emolumenti del 26 giugno pari a circa due milioni, cifra che potrà essere versata in conto capitale a patto di optare le quote per ricapitalizzare.

Incerti, invece, i pagamenti Inps e Irpef la cui scadenza era predisposta per il 30 giugno. Gli sviluppi al riguardo, come noto, sarebbero quelli di partire con una penalizzazione pari a due punti.

Intanto Gianluca Paparesta, il socio di minoranza del club barese, ha fatto mettere a verbale nella scorsa assemblea dei soci, di essere pronto a ricapitalizzare per intero, contestando – nel contempo – la posizione debitoria di Giancaspro, a suo avviso inferiore al passivo evidenziato. Il suo intervento potrebbe essere una delle ipotesi volte alla salvezza del Bari.

Dunque, oggi è l’ultimo giorno utile per alcuni adempimenti: il club di Giancaspro si leverebbe da qualunque impiccio con la ricapitalizzazione, poi per quanto riguarda il resto, la Covisoc, entro il 12 luglio, terminando le proprie istruttorie per tutti i club iscritti, vale a dire mandando tutta la documentazione delle varie fideiussioni ed altro, alla Figc e alla Lega, si pronuncerà su fatto se ci siano state incongruenze nell’iscrizione, dubbio esistente per il Bari in quanto non si ha per certa la notizia dell’avvenuta iscrizione tramite fideiussione che parrebbe non corrispondente ai requisiti federali richiesti, ma in tal caso ci sarebbe il tempo per porre rimedio senza incorrere in ulteriori penalità.

Insomma, una giornata intensa e ai limiti del thrilling. Caro Mino (Giancaspro), qui o si fa il Bari o si muore.

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