Questo Esecutivo ha messo in campo le sue “carte” che, per quanto c’è dato da intendere, non saranno per nulla vincenti. Indipendentemente dall’evoluzione pandemica. L’Unione Europea ha già espresso sue perplessità per una manovra socio/economica che il Parlamento italiano dovrebbe esaminare sul fronte dell’applicabilità e nell’interesse d’Italia entro fine d’anno.
Non nascondiamo, di conseguenza, certe preoccupazioni che potrebbero determinare una sorta di “censura” Comunitaria. Il fatto che non sia solo l’Italia a trovarsi in condizioni sanitarie preoccupanti non ci rincuora. La situazione merita un’accurata analisi e proposte alternative che tengano conto della posizione d’Italia nell’Europa Stellata. Ora la Penisola si dovrebbe preparare a un cambio di “rotta”. Lo impone una questione di “sopravvivenza”.
Nelle poche settimane che ci separano dalla fine d’anno, che di sorprese “amare”ce ne ha serbato anche troppe, saremo chiamati a fare i “conti” sulla situazione nazionale. Quelli che avranno valenza saranno i fatti sul fronte socio/economico. Sul versante della politica interna ci sembra inutile fare delle anticipazioni. I “cambiamenti” ci saranno, ma col tempo. Ora è la volta della “Casa Europa” della quale siamo stati i primi a credere e dalla quale dipende il futuro del Paese.
Giorgio Brignola