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Col gasolio a 2 euro allo stremo anche tassisti, ncc e autotrasportatori

Economia & Finanza

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alle ore: 07:28

Allarme della Cgia di Mestre: l’unica soluzione praticabile รจ quella di introdurre un tetto temporaneo al prezzo alla pompa, cosa che, ovviamente, andrebbe fatta anche per il gas.

Taxi, tassisti Roma

 

AGI – In attesa che l’Agenzia delle Entrate consenta alle imprese di autotrasporto di recuperare una parte delle accise sui carburanti dei mezzi con massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate, anche i tassisti, gli autonoleggiatori con conducente (Ncc), i bus operator, gli agenti di commercio e i piccoli trasportatori sono allo stremo.

Con il gasolio per autotrazione che in questi ultimi giorni ha superato i 2 euro al litro, molte attivitร ย lavorano in perdita. A dirlo รจย l’Ufficio studi della Cgia. Se teniamo conto che per queste categorie il carburante incide per il 30 per cento circa sui costi di gestione totali, a seguito di questi rincari il quadro generale รจย drammaticamente peggiorato.

Ricordiamo che nell’ultimo anno il prezzo alla pompa del diesel รจ aumentato del 50%. Pertanto, senza alcun aiuto, questi operatori economici rischiano il fermo, come รจ stato costretto a farlo nelle settimane scorse il settore della pesca, sempre a causa del caro gasolio.

Il problema non รจ solo il caro-carburante

A preoccupare i ‘professionisti della strada’ non รจย solo il caro carburante.ย A differenza dei colleghi europei, le categorie dispongono di servizi inferiori e subiscono costi fissi superiori.ย Se in Olanda, in Germania e in buona parte della Spagna, ad esempio, le autostrade sono gratis, in Italia i pedaggi sono tra i piรนย cari d’Europa.

Se nel decreto Aiuti approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 marzo scorso oltre alla riduzione delle accise sono state introdotte anche delle misure specifiche per l’autotrasporto, queste ultime, sebbene non ancora esecutive, interesseranno marginalmente i piccoli padroncini, in particolar modo i monoveicolari.

Se teniamo conto, prosegue la Cgia, che solo poco piรนย dell’8 per cento degli autocarri immatricolati in Italia ha una massa complessiva superiore alle 7,5 tonnellate (pari a 346.482 autocarri), peso oltre il quale il proprietario beneficia di un parziale rimborso delle accise sul gasolio, il rimanente 92 per cento circa dei veicoli (3.908.524 autocarri) non gode di alcun sconto.

Va ricordatoย altresรฌย che il credito d’imposta per il rimborso delle accise sui carburanti รจย previsto per legge anche per i tassisti e per i bus scolastici.ย Per gli autonoleggiatori con conducente, invece, questo beneficio รจ riconosciuto solo a coloro che hanno la licenza rilasciata da amministrazioni comunali dove non sono presenti i taxi. Il credito di imposta, infine, non รจ previsto per gli agenti di commercio e per i bus turistici.

“C’รจ una sola soluzione possibile”

A fronte dell’impennata dei prezzi dei carburanti registrata in questo ultimo anno, per la Cgia l’unica soluzione praticabile รจย quella diย introdurre un tetto temporaneo al prezzo alla pompa, cosa che, ovviamente, andrebbe fatta anche per il gas. Il decreto taglia accise che ha ridotto per legge di 25 centesimi al litro il prezzo alla pompa di benzina e diesel รจย stato ormai abbondantemente “neutralizzato”; i rincari, infatti, hanno ormai “incorporato” lo sconto.

Tuttavia, questa misura che scade il prossimo 8 luglio va nuovamente prorogata e accompagnata dall’introduzione di un price cap su benzina e diesel, almeno fino alla fine della prossima estate. Un provvedimento, quest’ultimo, che deve essere approvato a livello nazionale.

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