Concorso di poesia la Fenice

Arte, Cultura & Società

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Prima classificata Melinda Miceli e secondo posto per gli artisti della sua scuola Gian Luca Gori, Antonio de Lieto Vollaro.
Domenica 1 maggio, si è concluso il Concorso di Poesia indetto dall’Ass. Culturale “la Fenice”, con il patrocinio di Wikipoesia. Attestati per tutti i partecipanti, diplomi e menzioni d’onore. Il Presidente Rosario Logiacco, dell’Ass. Culturale “La Fenice” con sede a Melicucco RC, ha letto ai presenti nella sala, ubicata in Via A.Gramsci, dove erano esposte le opere degli autori, che hanno partecipato al Concorso di Poesia “Araba Fenice” I° edizione il nome dei Vincitori delle due sessioni, ovvero 1° posto Melinda Miceli, 2° posto Gianluca Gori, 3° posto Maria Colella, classifica decretata dalla giuria composta da: Antonio Nesci giornalista e direttore de laprimapagina.it  in qualità di Presidente, Isabella Sgrò professoressa di lettere, Piero Catalano giornalista, Michelangelo Boeti libero professionista, Iannone Francesco sindacalista, Antonio Paratore Fondatore Melicucco Story.
Hanno partecipato al concorso inoltre: Francesco Fiore (Calabria), Theocaris Stilos (Grecia), Antonio de Lieto Volaro (Sicilia), Andrea Roswitha (Germania), Mattia Fera (Calabria), Santus Anacleta (Sardegna), Maria Colella (Calabria), e fuori concorso Rino Logiacco.  I 2 poeti scelti dalla giuria ad aggiudicarsi le targhe in argento realizzate dal M° Orafo Patrizio Papasidero di Melicucco sono stati Melinda Miceli, Gian Luca Gori.
La giuria ha assegnato un attestato di merito all’artista Melinda Miceli primo posto, con la seguente motivazione: “la sua opera letteraria ed interpretazione poetica ci trascina in un vortice dantesco, magico e carico di antiche emozioni”. Una poesia dalla bellezza intraducibile e quasi ermetica che riesce a trasmettere la vera essenza del verbo attraverso la fonetica ineccepibile, avvalendosi di molte figure retoriche.
L’ opera di Melinda Miceli “Ode a Virgilio. La duplice porta”, è un’ode tratta dall’antologia poetica internazionale “La Sibilla”nella quale la poetessa riesce a sondare l’orizzonte dell’interpretazione significativa della Divina Commedia attraverso una magica realtà che pone la scrittrice, saggista e romanziera, nonché critico d’arte e letterario tra le maggiori interpreti di poesia dantesca contemporanea.
La dott.ssa Melinda Miceli definita dalla critica mistica, esoterica, pitagoroca è un’ icona della nobile scrittura. Ci sorprende e ci emoziona con i suoi versi, una poesia che ha meritato pubblicazioni anche a livello internazionale.
La poesia “Io ti sento” di Gian Luca Gori, secondo posto, crea intense emozioni dove si odono le vibrazioni dei sensi, una lirica piacevole con un’ espressione poetica dove l’amore trionfa con una materializzazione di immagini, dove il velo di mistero nascosto nella trama ci  trascina nei frammenti di poesia amorosa cortese, declinazione moderna del Dolce Stil Novo.
Allo scrittore Antonio De Lieto Vollaro con la poesia “Amore Infinito” è stata assegnato il secondo posto dalla giuria popolare e una medaglia di merito “Per aver toccato le corde dell’animo col tema dell’amore assoluto come essenza di vita, in un’arte sublime. Si avverte l’impeto del vivere l’amore ma anche una preparazione e uno stile che risale a Callimaco e a Saffo”.
Sia Gian Luca Gori che Antonio de Lieto Vollaro sono intellettuali aderenti al movimento artistico Certamen internazionale sulle Cattedrali e al Premio Giotto, entrambi fondati dal Critico d’arte e direttore artistico Melinda Miceli, che promuove una scuola di pensiero famosa nel mondo per diffondere lo stile classicista ed elegante della poesia dotta.
Gli autori, assenti per motivi familiari o lontananza territoriale, riceveranno i premi a casa come da regolamento. La giuria che ha assegnato le prime 3 targhe, ha anche voluto assegnare una targa alla poesia fuori concorso, come opera segnalata, dal titolo “Tempesta Improvvisa” del poeta Rino Logiacco che esprime l’arrivo silenzioso, mortale e tragico del virus e le doti spirituali della donna; una poesia che esalta la figura femminile come Dea (strega incantatrice), forza e vita, e la esorta a risorgere a nuova vita.

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