CONI, l’ora delle scelte coraggiose

Malagò: “Serve un Ministero dello Sport, come in tutti i Paesi evoluti”

Sport & Motori

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Il presidente del CONI Giovanni Malagò sottoscrive le parole spese pochi giorni fa dai presidenti delle federazioni di pallacanestro e pallavolo sulla possibile apertura totale degli impianti sportivi, lanciando la proposta di istituire un vero e proprio Ministero dello Sport in Italia. Lo scandisce dalla vetrina romana durante il convegno “Lo sport, l’Italia e la meglio gioventù”, organizzato durante il forum “Rinascita Italia: The Young Hope, La scuola di Fino a Prova Contraria”: “Penso sia giusto, del resto con il Green Pass questo aspetto è stato chiarito per cinema e teatri. […]Nei campionati indoor, in quasi tutte le piazze si registrava sistematicamente il tutto esaurito e l’incidenza percentuale dell’incasso da botteghino e degli introiti pubblicitari legati alla biglietteria era decisiva”.

Le scelte coraggiose

Rimarcando come negli ultimi anni siano stati creati nuovi soggetti istituzionali (Sport e Salute S.p.A., il Dipartimento per lo Sport etc.) che si interfacciano con chi ha la delega allo sport da parte del Governo, Malagò parla di scelte coraggiose: “Abbiamo avuto il coraggio di chiedere di accorpare tutti i soggetti creati in un vero e proprio Ministero dello Sport, come in tutti i Paesi evoluti. Creiamo un ministero con il portafoglio e vedrete che le cose andranno meglio. […]Abbiamo avuto il coraggio di fare una proposta: siamo al primo ottobre e sappiamo benissimo che non sarà una cosa che si potrà fare a breve, ma auspichiamo che, nell’interesse dello sport, possa avvenire al più presto. Il tema è tecnico, un pò politico ma anche di ricaduta sul territorio”.

I Mondiali di Calcio ogni due anni

È sempre auspicando una soluzione, ma questa volta “nell’interesse di tutti”, che il massimo rappresentante dello sport italiano apre poi una finestra sull’ipotesi dei campionati mondiali di Calcio ogni due anni, affermando che ci sarebbe “una grande prova muscolare tra Fifa e Uefa” e che i Mondiali biennali potrebbero creare “un serio problema al calendario calcistico”, a suo avviso già ampiamente congestionato a causa delle gare nazionali ed internazionali delle varie leghe.
Pizzicato dai giornalisti durante il programma “Oggi è un altro giorno”, in onda su Rai1, il presidente del CONI ha poi toccato anche il tema del proprio futuro prossimo, dato che al termine di questo mandato non sarà più ricandidabile:
“Cosa farò dopo? Abbiamo tre anni di tempo per fare qualche altro ragionamento, qualcosa in testa ce l’ho ma preferisco non dirlo.
[…]Sui compromessi non sono fortissimo” dice da ultimo Malagò, sciogliendo ogni dubbio su un’ipotetica discesa in campo, non da gioco ma politico.

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Antonio Quarta

Redazione Il Corriere Nazionale

Corriere di Puglia e Lucania

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