Conte e Zingaretti. Il chiarimento e la tregua

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‘Piena convergenza con Zingaretti sul decreto semplificazioni da portare presto in Cdm. La pensiamo allo stesso modo: bisogna correre’. Cosi’ il premier Giuseppe Conte dopo l’incontro con il segretario Pd. E dai dem confermano: con Conte chiarimento, governo ha forza per decidere. Sul dl Conte tenta lo sprint: ‘E’ il momento del coraggio. Tutti dobbiamo osare’. Sul Mes, ‘valuteremo al termine del negoziato europeo’. E al premier olandese Rutte: ‘L’Italia ce la fara’ da sola’. Bonomi, Governo vari il dl al piu’ presto. In aumento il trend del fenomeno corruttivo delle mafie, favorito dal diffondersi del Covid-19, denuncia il presidente dell’Anac, Francesco Merloni. Nel primo quadrimestre 2020 gli appalti sono scesi del 24% per numero e del 33% in valore, pari a 18,6 miliardi in meno. 

Dopo tre giorni di tensioni sul decreto semplificazioni, il premier Giuseppe Conte prova a rilanciare l’iniziativa del governo. Prima con una passeggiata nel centro di Roma, tra selfie e scambi di battute con i commercianti, poi vedendo a Palazzo Chigi Nicola Zingaretti, il segretario del Pd che proprio sul decreto è quello più critico. All’ora di pranzo, dopo il (terzo) vertice andato a vuoto sul provvedimento, il premier decide di uscire a mangiar fuori. Una bresaola con parmigiano e una bottiglia d’acqua, poi si ferma a scattare selfie e a parlare con i commercianti. Con i cronisti Conte parla dei tanti temi sul tavolo e del dl semplificazioni. “Io ho frettissima di andare in Consiglio dei ministri”, assicura. “L’Italia – dice – ha sofferto così tanto in questi mesi che vuole una ripresa veloce, certa. Questo è il momento del coraggio. Non ho assolutamente motivo di dubitare che pur nella varietà di posizioni che ci possono essere tra le forze politiche di maggioranza si trovi la convergenza per una semplificazione vera, robusta”.

Nessuna crisi, Conte assicura che “la maggioranza è compatta”. “Si trovi una sintesi – è il suo appello -. Il no a una sintesi è una sconfitta per tutti. Anche per me. Ci vuole coraggio. Bisogna mettere da parte le singole premure e fare un passo avanti”. Il tema alleanze è stato affrontato anche nell’incontro di circa un’ora e mezza con Zingaretti. Il Pd sta facendo resistenza sulla nazionalizzazione del ‘modello Genova. Sul provvedimento Conte, al termine, assicura che c’è “piena convergenza” con il leader Dem e che entrambi sono conviti che “bisogna correre”. “Il Pd è il primo sostenitore della sburocratizzazione dello Stato e della semplificazione”, dicono dal Pd, dove si parla di piena soddisfazione per il “positivo incontro di chiarimento dopo le incomprensioni” ma si lancia anche l’invito a spingere sull’acceleratore, perchè “il governo ha la forza per decidere e fare le cose”.

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