Conto alla rovescia per la 40a edizione del “Rossini Opera Festival”

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PESARO – Siamo ormai arrivati al conto alla rovescia per l’inizio della 40a edizione del Rossini Opera Festival che si terrà a Pesaro dall’11 al 23 agosto, dedicata a Montserrat Caballé e Bruno Cagli, entrambi molto cari alla manifestazione e scomparsi nel 2018.
Il primo, celeberrimo soprano catalano, interpretò nel 1987 assieme a Marilyn Horne “Ermione”, opera portata alla luce dopo un oblio durato 168 anni, mentre Bruno Cagli è uno dei principali protagonisti della Rossini Renaissance, presenza costante al fianco del ROF nell’avventura della restituzione al mondo del patrimonio musicale di Rossini, “così come era stato originariamente scritto”.
Durante il Festival saranno presentate due nuove produzioni: “Semiramide” (coprodotta con l’Opéra Royal de Wallonie di Liegi, diretta da Michele Mariotti e messa in scena da Graham Vick) e “L’equivoco stravagante” (diretta da Carlo Rizzi e ideata da Moshe Leiser e Patrice Caurier). In entrambe le opere l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai si esibirà assieme al Coro del Teatro ascolano Ventidio Basso.
Figura in cartellone anche la ripresa del rarissimo “Demetrio e Polibio”, nell’allestimento di Davide Livermore, diretto da Paolo Arrivabeni. Sul palco la Filarmonica Gioachino Rossini assieme al Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini. Completeranno il programma “Il viaggio a Reims”, interpretato dagli allievi dell’Accademia Rossiniana “Alberto Zedda”; la cantata pastorale “La riconoscenza”; le “Soirées musicales” nella versione orchestrata da Fabio Maestri; due concerti lirico-sinfonici, due concerti di Belcanto; il nuovo appuntamento di Rossinimania con gli Italian Harmonists e per finire il Gala ROF XL, un grande concerto lirico cui parteciperanno una quindicina di cantanti tra cui Juan Diego Florez (in assoluto il più amato dal pubblico del festival), Lawrence Brownlee e Sergey Romanovsky, ma anche il giovane e promettente Ruzil Gatin, russo di nascita ma con una carriera interamente italiana.
Chi arriverà quest’anno in città avrà, inoltre, la possibilità di visitare il Museo Nazionale Rossini, inaugurato il mese scorso e destinato ad essere la punta di diamante del grande percorso di Pesaro “Città della Musica” che comprende altresì il Teatro e la Casa del Musicista, Palazzo Mosca – Musei Civici, il Tempietto Rossiniano, Palazzo Olivieri e la Biblioteca della Fondazione Rossini (situata al piano terra dell’edificio). Dieci le sale del Museo, a partire dall’Ouverture, rappresentata dalla Sala degli Specchi, in cui è esposto il pianoforte Playel appartenuto al Maestro, restaurato e a disposizione per essere suonato in occasione di incontri, conferenze e concerti. Prosegue attraverso le sezioni suddivise in due Atti ed un Intermezzo ovvero un’area video con proiezioni di importanti capolavori come “Il Barbiere di Siviglia”, “Cenerentola” e “La Gazza ladra”.
La prima parte è dedicata alla nascita e agli esordi del Musicista, all’ascesa verso il successo ed ai viaggi in Italia, mentre la seconda mette in luce la maturità, i viaggi in Europa ed il trasferimento a Parigi, dove morì il 13 novembre 1868 in località Passy. In una suggestiva ambientazione neoclassica, il racconto si snoda sala per sala (ognuna con pareti diversamente colorate e soffitti affrescati con temi mitologici magnificamente conservati) dove sono allestiti quadri, busti, cimeli, spartiti originali, libretti, scenografie, corredati da supporti multimediali e interattivi di ultima generazione, pensati per una facile e accattivante fruizione dei contenuti.
Nel frattempo continueranno i concerti dal balcone di Casa Rossini, che vedranno i giovani cantanti dell’Accademia esibirsi nelle arie più famose del repertorio del Musicista: è uno spettacolo molto apprezzato dai turisti, oltre che, naturalmente, dai pesaresi. 

Paola Cecchini

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