Cop26, obiettivo zero emissioni per il 90% dei paesi

Ambiente, Natura & Salute

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‘ “Il 90% dei paesi del mondo ha ora un obiettivo di zero emissioni. Quando il Regno Unito ha preso la presidenza della Cop26, era il 30%”. Lo ha detto a Glasgow il presidente della Cop26, Alok Sharma. Per Boris Johnson il G20 di Roma ha dato “segnali incoraggianti di buona volonta’” da parte dei vari Paesi – “inclusa la Cina” – sul taglio di emissioni necessario a mantenere l’obiettivo dell’accordo di Parigi; ma resta “molta strada da fare” per garantire il risultato, perche’ anche un aumento di 2 gradi sarebbe “una tragedia” per il pianeta. 

“Il clima ora e’ nel mainstream della finanza”, dice il presidente della Cop26, Alok Sharma: l’obiettivo e’ quello di attivare entro il 2022 il fondo di aiuto da 100 miliardi di dollari. Gli asset ci sono: la coalizione di banche e fondi per il clima Gfanz rappresenta 130 mila miliardi di dollari , il 40% dei capitali finanziari del mondo. 

“Il clima prima non era nel mainstream della finanza, ora si’. C’e’ una grande spinta del settore privato per perseguire la crescita green”, dice a sintesi degli incontri il presidente della Cop26, il britannico Alok Sharma.”A questa Cop26 ho visto un grande cambiamento nel sistema finanziario” spiega Patricia Espinosa, la segretaria generale dell’Unfccc, la convenzione dell’Onu sul clima, che da oltre vent’anni organizza le Cop. La grande finanza a suo avviso “ha capito che il cambiamento climatico e’ un grande rischio, e che gli investimenti vanno fatti in un modo sostenibile”. 

 Per Larry Shapiro di Blackrock “la comunita’ finanziaria internazionale e’ ben intenzionata ad andare avanti”. Perche’, come ha detto la managing director dell’Fmi, Kristalina Georgieva, “la crisi climatica e’ una minaccia alla stabilita’ dei sistemi finanziari. Gli investimenti verdi invece possono generare 30 milioni di green jobs e un aumento del Pil globale del 2%”. L’inviato dell’Onu per il clima e la finanza, l’ex governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney, ha proposto come modello di finanza climatica la coalizione di banche e fondi per il clima Gfanz (Glasgow Financial Alliance for Net Zero), da lui lanciata ad aprile. Un network di 450 colossi del denaro, che gestiscono 130.000 miliardi di dollari di asset, il 40% dei capitali finanziari mondiali. Questi giganti si sono impegnati ad arrivare a zero emissioni nette al 2050, e a tagliarle drasticamente al 2030.  

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