Coronavirus, 60 infermieri albanesi nelle Marche: Di Maio: attestato amicizia

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Il ministro degli Esteri li ha accolti all’aeroporto
Coronavirus, 60 infermieri albanesi nelle Marche: Di Maio: attestato amicizia

Roma, 20 apr. (askanews) – Un “grande attestato di amicizia”, un “segnale concreto”. Con queste parole, in diretta sui suoi profili sociali, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha accolto la task force sanitaria di 60 infermieri arrivata dall’Albania per sostenere l’Italia nell’emergenza coronavirus. Il secondo aiuto inviato dal governo di Tirana dopo i trenta medici e infermieri giunti nel nostro Paese a fine marzo.

“Questa è un’altra parte del contingente di forze bianche albanesi che sono venute a darci una mano”, ha detto in diretta il capo della diplomazia italiana dopo aver salutato – munito di mascherina tricolore – gli operatori sanitari, accompagnati dal vice ministro degli Esteri di Tirana, “Sono sessanta infermieri che andranno direttamente nelle Marche, i pullman dell’esercito li porteranno direttamente nelle Marche prossime ore: è una regione fortemente colpita, che sarà aiutata”.

“Ringrazio il primo ministro Edi Rama, tutto il governo e tutto il popolo albanese”, ha ribadito Di Maio, “per il secondo grande attestato di amicizia, con un segno concreto di persone che andranno a salvare le vite dei nostri concittadini e allo stesso tempo aiuteranno i nostri medici e i nostri infermieri a prendere respiro dopo oltre un mese – circa 40 giorni – di Italia in lockdown e di lotta al virus che sta portando dei primi segnali positivi”.

“Sono fortemente orgoglioso dell’aiuto che l’Italia sta ricevendo: è il frutto di una solidarietà che l’Italia ha dimostrato a tutti i popoli nel mondo”, ha evidenziato il titolare della Farnesina ai piedi dell’aereo dell’Air Albania, “Ma è soprattutto un grande cuore di tanti stati del mondo, tra cui l’Albania, che non si è risparmiata e ha dimostrato non solo una grande amicizia, ma anche un grande senso di solidarietà. Dicevo all’ambasciatrice albanese che se andiamo a rapportare il numero di infermieri e medici arrivati dall’Albania con il numero di abitanti dell’Albania abbiamo una proporzione che è sicuramente la più alta tra gli aiuti ricevuti tra infermieri, medici e operatori socio-sanitari stranieri”.

“Non ce l’avremmo mai fatta senza gli aiuti dall’estero ed è grazie a queste persone che stiamo, speriamo, vincendo la battaglia contro questo nemico invisibile che è il coronavirus”, ha concluso Di Maio, “Quindi grazie!”

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