Coronavirus: la sanità e la ripartenza

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 Tabella potenziamento servizi sanitari

Nel Dpcm del 26 aprile 2020 varato dal Governo sono previste anche regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologie respiratoria con l’obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico.

Su questa fase di riaperture di alcune attività dal 4 maggio su tutto il territorio nazionale,  il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Brusaferro, avverte: “Se i contagi risalgono, siamo pronti a nuovi stop”.
Nel Dpcm è previsto che “i dati del monitoraggio sono comunicati giornalmente dalle Regioni al Ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e al comitato tecnico-scientifico . (…) Nei casi in cui dal monitoraggio emerga un aggravamento del rischio sanitario, secondo i criteri stabiliti dal Ministro della salute entro cinque giorni dalla data del 27 aprile 2020, il Presidente della Regione propone tempestivamente al Ministro della Salute, le misure restrittive necessarie e urgenti per le attività produttive delle aree del territorio regionale specificamente interessate dall’aggravamento”.

Nel Dpcm è previsto quindi l’utilizzo di mascherine negli spazi comuni, dispenser di gel igienizzante distanziamento delle postazioni, turni in mensa e smart working più possibile fino alla fine dello stato di emergenza.
Alle farmacie che hanno acquistato mascherine e dispositivi di protezione ad un prezzo superiore ai 50 centesimi verrà garantito un “ristoro ed assicurate forniture aggiuntive tali da riportare la spesa sostenuta, per ogni singola mascherina, al di sotto del prezzo massimo deciso dal governo”. Lo prevede un accordo firmato dal Commissario straordinario Domenico Arcuri con l’Ordine dei farmacisti, Federfarma e Assofarm. 

Alla riapertura, chi ha avuto casi di Covid-19 o è nelle zone rosse dovrà procedere a una sanificazione straordinaria, in aggiunta all’ordinaria pulizia e alla sanificazione periodica anche di schermi touch e mouse negli uffici e nei reparti. Per rientrare chi ha contratto il coronavirus dovrà presentare certificato che attesti il tampone negativo. Possibile che all’ingresso venga verificata la temperatura prima di entrare.

Continua la sorveglianza sanitaria, con particolare attenzione “ai soggetti fragili anche per un fattore legato all’età”, con ruolo attivo del medico competente.

Per i lavoratori che condividono spazi comuni diventa obbligatoria la mascherina chirurgica, gli spazi vanno rivisti per rispettare il distanziamento sociale e anche gli orari potranno essere ridefiniti per evitare assembramenti in entrata o uscita dalle fabbriche. .

Nel contempo parte il numero verde di supporto psicologico del ministerodella Salute e della Protezione Civile. Tutti i giorni, dalle 8 alle 24, 2mila professionisti specializzati risponderanno al telefono o online alle richieste di aiuto. “Il servizio sarà sicuro e gratuito”, spiega il ministero. Il numero 800.833.833 ha il sostegno tecnologico offerto gratuitamente da Tim, sarà raggiungibile anche dall’estero al 02.20228733.

“In questo momento è fondamentale essere vicini alle persone che hanno bisogno di un sostegno emotivo, affrontare insieme le paure”, afferma il ministro della Salute Roberto Speranza.
Anche il turismo italiano chiede un protocollo sanitario per i clienti e per i dipendenti delle aziende: c’è l’esigenza di una regia unica che proietti sui mercati esteri il messaggio che, ovunque si scelga di prenotare in Italia, lì si troverà una destinazione sicura, dove i protocolli sanitari sono gli stessi, dalle distanze alla sanificazione degli ambienti.
Nelle metropolitane vanno assicurate attività di igienizzazione e disinfezione su base quotidiana e sanificazione periodica degli spazi comuni delle stazioni e dei treni. Prevedere l’installazione, ove possibile, di dispenser di soluzione idroalcolica per l’igiene delle mani; dispenser di soluzione idroalcolica vanno installate in prossimità di pulsantiere, ad esempio in presenza di biglietteria elettronica. Lo si evidenzia nel Documento tecnico sull’ipotesi di rimodulazione delle misure contenitive in relazione al trasporto pubblico collettivo terrestre, nell’ottica della ripresa del pendolarismo, nel contesto dell’emergenza da Sars-CoV-2, realizzato dall’Inail in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e approvato dal Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione civile.

Un’indagine Istat rileva che i residenti in Italia che al 1° gennaio 2019 hanno compiuto i 75 anni di età sono oltre 7 milioni (7.058.755), l’11,7% del totale della popolazione, donne nel 60% dei casi. Il report dell’Istat ‘Aspetti di vita degli over 75′ analizza in relazione all’emergenza coronavirus, la popolazione anziana le condizioni di salute e sociali.

Infine il reparto operativo del Nas ha oscurato 4 siti web su server esteri e con riferimenti finti sui quale si faceva pubblicità  e vendita anche in lingua italiana, di medicinali sottoposti a particolari limiti ma proposti come terapia anti Covid-19. I Nas raccomandano  di diffidare nell’acquisto di farmaci sui siti non autorizzati e privi di logo del ministero della Salute, “pericolosi per la salute se non prescritti su valutazioni mediche”.

 

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